Tar Lombardia: Comune Paderno Dugnano riesamini lo stop imposto a una sala scommesse, le distanze vanno rispettate solo se ci sono slot

Il Comune di Paderno Dugnano dovrà riesaminare il provvedimento con cui ha negato il presso a costruire a una società che intendeva mutare la destinazione d’uso di un negozio, per aprire una sala scommesse. Lo ha stabilito il Tar Lombardia con un ordinanza cautelare, il provvedimento del Comune in sostanza si basava sul fatto che la sala non avrebbe rispettato le distanze da alcuni luoghi sensibili- Il Giudice tuttavia osserva che – in base alle previsioni contenute nella Legge Regionale su gioco patologico e il Regolamento in materia adottato dal Comune – il permesso a costruire è subordinato alla verifica delle distanze solo “Nel solo caso in cui le sale utilizzino apparecchi per il gioco d’azzardo lecito di cui all’articolo 110, comma 6”, quindi slot e vlt. Tuttavia, “nel caso di specie, il ricorrente non chiede di installare apparecchi per il gioco d’azzardo lecito” di conseguenza, a un primo esame sembrano fondati “i motivi di ricorso con i quali si evidenzia l’erroneità della decisione comunale nella parte in cui pone a fondamento del diniego un presupposto non richiesto dal legislatore regionale”. Il Tar ha quindi accordato un termine di 30 giorni al Comune per riesaminare la questione e ha quindi fissato una nuova udienza in camera di consiglio per il 16 febbraio prossimo. lp/AGIMEG