Tar Lazio, Per le fideiussioni fa fede l’elenco pubblicato sul sito di BankItalia. A Punto Gioco 30 giorni per presentare un titolo valido

L’elenco degli intermediari a rilasciare una fideiussione pubblicato sul sito della Banca d’Italia può trarre in inganno, pertanto è scusabile l’errore del soggetto che vi ha fatto affidamento, senza chiedere conferma diretta a Palazzo Koch. E’ quanto ha affermato il Tar Lazio in un’ordinanza emessa in seguito all’udienza di mercoledì scorso, nel ricorso intentato da Punto Gioco Srl contro l’esclusione dalla gara per le 2mila agenzie di scommesse indetta dai Monopoli di Stato e giunta alle fasi finali dell’aggiudicazione. La compagnia iscritto nell’elenco pubblicato sul sito, all’epoca della presentazione della domanda era stato depennato da BankItalia. Di qui l’esclusione dalla gara disposta dai Monopoli. Per il Tar – che discuterà nuiovamente la questione nell’udienza di merito, al momento non fissata – considerata “la singolare fattispecie di cui trattasi”, si deve ritenere “che vi siano effettivamente margini per la prospettazione di un errore scusabile nell’operato della società ricorrente, la quale ha confidato nelle risultanze di cui all’elenco degli intermediari della Banca d’Italia, per come pubblicato nel relativo sito internet”. La compagnia adesso ha 30 giorni per prestare una fideiussione valida: “l’istanza cautelare deve essere accolta ai limitati fini di concedere alla società ricorrente il termine di 30 giorni per l’allegazione di una valida cauzione provvisoria, secondo le disposizioni del bando, in favore dell’amministrazione procedente”. gr/AGIMEG