Tar Bolzano: in caso di recidiva, il sequestro dei totem non basta, occorre chiudere il bar che li istalla

Il Tar Bolzano conferma il provvedimento con cui il Comune ha imposto la chiusura di un bar per 60 giorni, dopo che nel locale erano stati scoperti 3 totem che consentivano di raggiungere siti di gioco illegali. Il giudice per prima cosa sottolinea che il Sindaco, quando emette un provvedimento in materia di giochi ammessi negli esercizi pubblici, “è titolare di poteri discrezionali che esercita in sede di valutazione dei fatti di potenziale pericolo per la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico”. IL giudice amministrativo pertanto non può pronunciarsi sulla legittimità del provvedimento “salvi i casi di manifesta irrazionalità o disomogeneità”. IL giudice evidenzia anche che, nel caso preso in esame, “il pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica si manifesta in maniera particolarmente evidente, ove si consideri il carattere recidivante del comportamento tenuto dal titolare dell’esercizio pubblico. Questi, infatti, oltre ad aver omesso in passato, dopo il primo sequestro, di rimuovere i giochi illeciti installati presso il suo locale, sostituiva gli apparecchi confiscati reiterando le violazioni (…) dimostrando una spiccata propensione alla inosservanza delle regole che disciplinano il gioco lecito, tale da porre in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica”. IL semplice sequestro delle macchine, inoltre, non è bastato da solo a assicurare le esigenze cautelari: i totem “sono facilmente rimpiazzabili, richiedendo – quale unica misura efficace – la chiusura dell’esercizio pubblico”. lp/AGIMEG