Stanleybet: nasce Cartago, progetto per la lotta agli operatori illegali e clandestino

Stanleybet annuncia il progetto CARTAGO. Dopo quasi 15 anni di battaglie giudiziarie, infatti, può considerarsi conclusa l’attività legale per la difesa dei CTD affiliati al bookmaker inglese. Ebbene, nel corso degli anni Stanleybet ha costituito un pool di avvocati specializzati in materia, che costituiscono la ben nota “macchina da guerra”, senza precedenti in Europa, che ha consentito di affermare e proteggere i suoi diritti e quelli dei suoi CTD in Italia.

Ora questa non ha più ragione di esistere nei confronti dello Stato italiano, con il quale sono in corso a vari livelli colloqui di composizione dei contrasti, ma d’ora in poi affiancherà piuttosto le Autorità italiane nella lotta contro gli operatori illegali e clandestini.

Da questi presupposti nasce CARTAGO, che sarà sostenuta anche da esperti di logistica reclutati nelle università italiane, impegnati nella ricerca, individuazione e denuncia all’Autorità di polizia giudiziaria di tutti operatori illegali presenti sul territorio.

È noto – si legge in una nota – che, sfruttando le vittorie legali di Stanleybet, gli operatori senza licenza vorrebbero affermare un diritto ad operare privo di fondamento, in quanto si tratta di operatori che, al contrario di Stanleybet, non hanno subito alcuna discriminazione nell’accesso al sistema concessorio italiano. Si tratta di un caso, ben noto nella giurisprudenza della Corte di Giustizia, di ‘abuso del diritto’. In sostanza, il fatto che il sistema concessorio italiano abbia discriminato l’operatore Stanleybet non dà alcun diritto ad altri operatori di aprire CED privi di concessione o di qualsiasi altro titolo di legittimazione.

L’attività sarà di contrasto totale: individuazione del CED e denuncia, richiesta di sequestro alla Procura e deposito di memorie ai sensi dell’articolo 90 c.p.p. innanzi ai Tribunali del Riesame, pubblica diffusione dei sequestri e dei successivi provvedimenti giudiziari. In caso di annullamento del sequestro da parte del Tribunale del Riesame, i protocolli CARTAGO includeranno anche una fase di confronto con i Pubblici Ministeri per stimolarne il ricorso per Cassazione. In caso di richieste di archiviazione da parte della Procura, Stanleybet vi si opporrà, chiedendo il confronto dinanzi al Giudice. In ultimo, la compagnia britannica di scommesse si costituirà in tutti i giudizi come parte lesa al fine di sostenere e dimostrare l’attività illecita del titolare del CED clandestino.

I protocolli CARTAGO comprenderanno inoltre attività collaterali, come l’azione di sensibilizzazione dei capi delle più importanti Procure della Repubblica e la richiesta di audizioni presso gli organi di polizia giudiziaria: Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.

Tale attività di costante informazione e collaborazione porterà allo sviluppo di una rete di conoscenze, contatti e collaborazioni, finalizzata alla diffusione della cultura della disapplicazione delle leggi che confliggono con il diritto comunitario, non solo da parte dei Giudici, ma anche da parte di tutti gli organi esecutivi di polizia giudiziaria.

Dal lato amministrativo, Stanleybet ha piena visibilità dei procedimenti, sia cautelari che di merito, presso TAR e Consiglio di Stato, che riguardano operatori come Goldbet, PlanetWin etc., e interviene ora sistematicamente nelle attività di contrasto a fianco dell’Amministrazione.

Stanleybet lancia un appello a tutte le forze buone del settore, i Concessionari, i CTD Stanleybet e chiunque ne abbia interesse a unirsi al progetto CARTAGO in questa battaglia per il ripristino della legalità.

Qualsiasi segnalazione può essere inviata alla sede centrale di Liverpool:

Email – [email protected]

Fax – 0044 1512352164