Scommesse: Stanley, Goldbet e Sks365 “puntano” sulla Corte di giustizia europea

Il Tribunale del Riesame di Salerno, con ordinanza depositata in data 14.04.2014, ha trasmesso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea gli atti sulla gara per 2000 concessioni. I Giudici, richiamando integralmente l’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione, hanno ammesso i dubbi interpretativi esistenti sulla normativa italiana e la necessità di sollevare la questione pregiudiziale comunitaria.
Secondo i giudici – si legge in una nota societaria – “i profili di rimessione esplicitati nell’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione … complessivamente valutati, in maniera condivisibile, delineano dubbi ragionevoli circa la compatibilità con i principi di cui agli artt. 49 e 56 TFUE delle previsioni del nuovo bando di gara (d.l. 16/12)”.
Il Tribunale riconosce che la nuova gara non è vantaggiosa per l’operatore Stanleybet e statuisce che “la valutazione congiunta dei due aspetti, minore durata e acquisizione coattiva dei beni materiali e immateriali … per scadenza del termine finale della concessione che per effetto di provvedimenti di decadenza, fa ritenere effettivamente meno vantaggiosa la partecipazione alla gara. Detti profili, con una valutazione ex ante possono aver determinato la scelta di non partecipare alla gara stessa, comportando discriminazione tra vecchi concessionari e nuovi concessionari o potenziali concessionari, sostanzialmente indotti da una lex concorrenziale sfavorevole a non partecipare al nuovo bando di gara”.
L’Avv. Agnello, difensore del centro Stanleybet, evidenzia: “Dopo il Consiglio di Stato, la Corte di Cassazione e il Tribunale penale di Cagliari, ancora una volta l’autorità giudiziaria italiana riconosce la gara discriminatoria, evidenzia la protezione e i vantaggi dei concessionari storici e trasmette gli atti al Giudice dell’Unione con nuovi e consistenti dubbi di interpretazione sul sistema concessorio italiano”.
John Whittaker, Stanleybet Executive Chairman, ha osservato che “Stanley ha sempre richiesto alle autorità in ogni sede la disapplicazione della normativa interna che confligge con il diritto comunitario, avvertendo che le restrizioni e discriminazioni contenute nella nuova normativa italiana di settore avrebbero avuto l’effetto di cristallizzare le continue disparità di trattamento e le asimmetrie di mercato esistenti nel sistema italiano tra operatori nazionali e comunitari. Ne segue il diritto al risarcimento del danno che la Stanley perseguirà con risolutezza e competenza verso tutti i funzionari che erano stati avvertiti”.
“Inoltre – conclude il Chairman di Stanleybet – apprendo che gli altri operatori comunitari, tra cui Goldbet e SKS365, seguono la strada già avviata da Stanleybet ottenendo successive pronunzie di identico tenore e contenuto. Le autorità italiane, con la loro cieca politica di totale incomprensione del fenomeno Stanley, che poteva ben diversamente essere interpretato subito dopo la sentenza Costa – Cifone della Corte di Giustizia, hanno ottenuto il miracolo di ricompattare tutti gli operatori comunitari, oggi uniformemente discriminati dalle gare AAMS”. lp/AGIMEG