Scommesse sportive (fisico+online): nei primi sette mesi 2020 spesa in calo del 13,3%, ma effetto lockdown mitigato da gioco online e dalla ripresa dei campionati a luglio

L’epidemia di coronavirus, con il conseguente lockdown che da circa metà marzo fino a inizio giugno ha portato alla chiusura delle sale scommesse, oltre che alla sospensione dei principali campionati europei, si riflette sui dati di spesa delle scommesse sportive. Nei primi sette mesi del 2020 la spesa (fisico+online) è stata pari a 773,7 milioni di euro, un dato che rispetto allo stesso periodo del 2019 ha perso una quota percentuale tutto sommato “contenuta”, pari al -13,3%. ‘Merito’ degli ottimi risultati registrati a gennaio (con una spesa cresciuta del 70%), ma soprattutto a luglio, quando con la ripresa dei campionati di calcio l’incremento ha sfiorato l’80%. Il primo e settimo mese dell’anno sono così stati in grado di attutire il segno meno che ha colpito duramente il settore (soprattutto ad aprile, con il -88%, e maggio, con il -73,6%).

A mitigare l’effetto lockdown anche i numeri dell’online, che nei primi sette mesi dell’anno è cresciuto dell’8,6%, con una spesa per le scommesse sportive pari a 438,4 milioni di euro. Anche per le scommesse via internet, i mesi di gennaio e luglio sono stati i più positivi, rispettivamente con il +64% e il +86,6%, mentre in rosso marzo, aprile e maggio, a causa della chiusura dei più importanti campionati di calcio, che ha privato gli scommettitori online degli eventi su cui puntare (fatta eccezione per campionati di scarso appeal, come quello della Bielorussia o del Nicaragua). cr/AGIMEG