Scommesse, Quintanar (Liga de Fútbol Profesional): “La cultura è l’arma migliore contro il match fixing”

“La Liga de Fútbol Profesional ha attivato una serie di servizi di monitoraggio specializzati su tutte le partite di calcio per contrastare il match fixing. Il risultato è che con il passare del tempo la Spagna rispetto agli altri paesi europei può vantare un numero più contenuto di segnalazioni. Cio vuol dire che il nostro ufficio per l’integrità degli incontri è estremamente competente a individuare, segnalare e perseguire i tentativi di combine”. Più collaborazione tra i paesi europei, maggiori investimenti sulla prevenzione, e un lungo lavoro culturale per contrastare al meglio il fenomeno del match fixing. E’ questa la via suggerita ad Agimeg da Manuel Quintanar, direttore del dipartimento per l’Integrita  alla Liga de Fútbol Profesional.
Cosa sta facendo la federazione in Spagna per contrastare il fenomeno? E’ più una questione culturale o servono punizioni più severe?
“Mi occupo di questo da oltre un anno. Si tratta di avere la consapevolezza del problema e di investire nella ricerca e nella prevenzione di possibili tentativi di manipolizione dei risultati. Federbet, società attiva nel contrasto al match fixing. sta facendo un lavoro straordinario, ma il nostro Presidente ha l’obiettivo di sfruttare tutti i mezzi possibili. Non solo per  rilevare gli allarmi, ma per lavorare su una cultura globale di rispetto, di fair play. La lotta alle combines deve viaggiare parallela al contrasto di altre problematiche del calcio, come il razzismo, il sessismo, la xenofobia, l’omofobia e ogni sorta di discriminazione. Ecco perché ho partecipato personalmente agli ultimi vertici Uefa dedicati al rispetto delle diversità. In relazione alle sanzioni, in Spagna abbiamo promosso riforme giuridiche, con sanzioni sia a livello sportive, sia penale”.
Qual è il livello della collaborazione tra i vari paesi? 
“Stiamo parlando di un fenomeno globale, ma una collaborazione tra i vari paesi, a parte gli strumenti e i protocolli comuni, non è così semplice, visto che ogni campionato ha le proprie caratteristiche. La Lfp però ha attivato un protocollo d’intesa con la Lettonia e collabora attivamente con i dipartimenti interessati della FIFA e UEFA. Tuttavia, questo tipo di collaborazione ancora non è sufficiente”.
In alcuni campionati però alcune situazioni possono essere considerate più a rischio. Il falso match tra Ponferradina e Freamunde suggerisce che l’allarme deve restare alto specialmente negli eventi minori.
“Senza dubbio, in questo tipo di partite si incontrano più facilmente gli interessi della criminalità organizzata e di chi ha interessi economici nelle frodi sportive”. cz/AGIMEG