Scommesse, l’India pensa alla legalizzazione contro il match fixing. Mercato illegale vale 52 miliardi l’anno

L’India pensa a legalizzare le scommesse sportive con il duplice obiettivo di stroncare un mercato illegale stimato in 52 miliardi di dollari l’anno e di porre un freno agli scandali che coinvolgono anche atleti di primo piano. Sebbene una bozza di legge potrebbe vedere la luce già il prossimo agosto, il dibattito è particolarmente acceso. Ha preso posizione, nel corso di un dibattito in materia, anche  Srivastava, commissario speciale della Polizia di Delhi che sta coordinando le indagini sullo scandalo scommesse che ha coinvolto la squadra di cricket di Premier League dei Rajasthan Royals. Per Srivastava, l’India non è sostanzialmente pronta alla legalizzazione delle scommesse: “Saranno necessari altri 10 o 15 anni” ha detto. E ancora “Non bisogna dimenticare che le scommesse non sono benviste dalla società e la legalizzazione modificherebbe questa opinione comune, in particolare nei soggetti più giovani”. Di diverso avviso, ovviamente, gli operatori delle scommesse che fanno leva sul fatto che la legalizzazione consentirebbe di monitorare i flussi delle giocate, e rappresenterebbe quindi uno strumento per individuare le combine. E ancora, le giocate che adesso vengono assorbite dai siti esteri rimarrebbero in patria. rg/AGIMEG