Scommesse abusive, accertato imponibile sottratto a tassazione per 300 milioni. Contestata imposta per 19,7 milioni

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli a partire dal gennaio 2012 ha effettuato una serie di controlli sulle agenzie  prive di concessione che raccolgono scommesse in Italia, contestando oltre 19,7 milioni di euro di imposta unica evasa. Ha accertato infatti un umponibile sottratto a tassazione di oltre 296 milioni di euro. I controlli  hanno permesso di rilevare 577 agenzie di raccolta scommesse prive di licenza di Pubblica sicurezza che hanno operato per conto di 26 bookmakers italiani ed esteri, privi di concessione statale. In esito ai controlli, svolti sia dal personale dei Monopoli che dalla Guardia di Finanza e dalle altre forze di polizia, sono stati attivati dagli uffici regionali dell’Agenzia 607 procedimenti tributari (alcune agenzie sono risultate operare per conto di diversi bookmaker) per il recupero dell’imposta unica sulle scommesse e l’irrogazione delle relative sanzioni tributarie. I  procedimenti tributari in questione hanno permesso, fino ad oggi, di accertare una base imponibile sottratta a tassazione pari a € 296.366.156 e un totale di € 19.775.399 a titolo di imposta unica sulle scommesse e relative sanzioni tributarie.

Anni d’imposta

2007

2008

2009

2010

2011

2012

TOTALE

Base imponibile

25.450.599

60.974.912

56.108.080

73.959.353

60.707.737

19.165.475

296.366.156

Imposta

1.729.897

3.716.958

2.784.604

3.457.935

2.744.394

988.793

15.422.581

Sanzioni

173.919

139.103

90.760

311.245

2.603.526

1.034.266

4.352.818

Totale accertato

1.903.816

3.856.061

2.875.364

3.769.180

5.347.919

2.023.059

19.775.399

 

L’aliquota media d’imposta effettivamente risultante dagli accertamenti eseguiti varia a seconda dell’anno (dal 4,52% del 2011 al 6,8% del 2007) a causa delle differenti aliquote previste a seconda del numero di eventi delle scommesse concretamente oggetto di recupero a tassazione (più o meno sette eventi per ciascuna scommessa). Gli importi irrogati a titolo di sanzione, rispetto all’imposta evasa, variano a seconda dell’anno: per gli anni d’imposta 2007 – 2010 (in media il 6,5% nonostante la misura prevista per legge pari al 30% dell’imposta evasa) in quanto non era ancora in vigore l’art. 1 comma 66 della L. n. 220/2010, pertanto in molti casi debitamente documentati, non sono state applicate sanzioni. Negli anni 2011 e 2012, invece, la media sale a circa il 100% in quanto la misura prevista per legge è stata aumentata dal 120% al 240% dell’imposta evasa, ed in alcuni casi debitamente documentati, non sono state applicate sanzioni. lp/AGIMEG