Scommesse, il Gip del Tribunale di Palmi ordina il dissequestro di un Ctd

Ordinato il dissequestro dell’immobile del CTD operante con marchio BetuniQ a Polistena. Il sequestro operato il 06.02.2015 dalla p.g. Commissariato di Polizia di Stato di Polistena per mancanza , in capo al soggetto esercente, della prevista autorizzazione ex art 88 TULPS  necessaria al fine di raccogliere scommesse sul territorio italiano , è stato ritenuto legittimo da parte del GIP del Tribunale di Palmi, il quale però ha dissequestrato l’immobile, sulla scorta della giurisprudenza comunitaria e della peculiare condizione della BetuniQ .
La discriminazione della Uniq Group Ltd esclusa dal bando di gara Monti, trova l’attenzione del Giudice delle Indagini Preliminari che osserva : “La questione oggi sottoposta all’attenzione di questo giudice merita un approfondimento di fatto, relativo proprio alle ragioni per le quali Uniqgroup LTD, esercente l’attivitá sotto il marchio Betuniq non ha ottenuto la concessione”.
“Il sequestro non è certamente avvenuto per via della mancata adesione alla “sanatoria” da parte della BetuniQ – si legge in una nota legale-  ma, piú semplicemente poiché il centro era sprovvisto della autorizzazione ex art 88 TULPS , richiesta dalla legge italiana. Il sistema autorizzatorio concessorio italiano allo stato prevede il rilascio dell’autorizzazione ex art 88 TULPS solo in caso di contratto con societá concessionaria . La Unqi Group tuttavia non lo é perché esclusa illegittimamente dal bando al quale aveva partecipato. Non è una novitá che vi siano stati  sequestri e che anche a seguito della legge che ha previsto la cd sanatoria le azioni di controllo continuino. Il Legislatore non ha depenalizzato il reato di raccolta abusiva di scommesse previsto dall’art 4 L.401/89 ed Indipendentemente dall’adesione alla sanatoria, misure cautelari rigide  possono essere applicate  solo laddove vi sia in concreto un pericolo di ordine pubblico, non certamente  per un reato , che al momento puó essere stato oggetto di “sanatoria” fiscale”.  Il GIP ha quini riconsideratola misura cautelare della chiusura dell’immobile,  ordinando il dissequestro sulla base dei rilievi difensivi e ritenendo che il pericolo di reiterazione del reato puó  essere scongiurato. lp/AGIMEG