Scommesse: domani al Tribunale di Lucca nuova puntata della battaglia legale tra Snaitech e le agenzie storiche “dissidenti”

Snaitech e le agenzie storiche, che hanno provato a risolvere anzitempo il contratto con il partner tecnologico, torneranno nuovamente domani di fronte al giudice civile, il Tribunale di Lucca. La disputa prosegue serrata da mesi ed è finita anche di fronte al giudice amministrativo, dal momento che Snaitech  ha dovuto fronteggiare la decadenza delle concessioni – provvedimento poi sospeso in autotutela dai Monopoli. In sostanza, con il modello gestorio diffusosi con il bando Giorgetti, si ha una scissione tra la figura della agenzia (gestita da compagnie di piccole medie dimensioni, che si occupano della vendita sul territorio) e quella del concessionario (la compagnia di grandi dimensioni che effettua gli investimenti per acquisire le autorizzazioni e poi le mette a disposizione del gestore insieme ai servizi tecnologici). Di fatto, però, sono le agenzie che gestiscono i rapporti con gli scommettitori, e quindi beneficiano dell’avviamento che riescono a creare. I gestori coinvolti nella disputa hanno cercato quindi di sganciarsi da Snaitech per allacciarsi a un’altra compagnia; per non pagare le severe penali previste hanno chiesto la risoluzione sostenendo che il contratto fosse giunto a termine, visto che le concessioni erano scadute il 30 giugno 2016. Nei mesi scorsi, il Tribunale di Lucca ha però respinto questa tesi, e ha quindi accolto le ragioni di Snaitech.  In sostanza, la proroga delle concessioni disposta dai Monopoli – vista l’impossibilità di indire la nuova gara – aveva avuto come effetto anche quello di prolungare i contratti tra agenzie e concessionarie. Adesso, nell’udienza di domani, le agenzie proveranno a utilizzare questi provvedimenti a proprio favore: se il nuovo termine dei contratti coincide con quello della proroga, a questo punto deve essere individuato nel 30 giugno 2017. I contratti pertanto devono considerarsi scaduti da una ventina di giorni. Il Tribunale di Lucca potrebbe fornire chiarimenti già al termine dell’udienza di domani. gr/AGIMEG