Scommesse, Corte di Appello di Roma: “Con l’ultimo bando e la nuova giurisprudenza comunitaria è venuto meno impedimento alla partecipazione alle gare”

La Corte di Appello di Roma ha condannato il titolare di un centro scommesse Stanley a seguito di un appello proposto dalle parti civili avverso la sentenza di assoluzione emessa in primo grado dal Tribunale di Roma. Il titolare della sala era stato accusato di esercitare abusivamente la raccolta di scommesse sportive che la legge riserva allo Stato. Il tribunale capitolino, rifacendosi a orientamenti giuridici europei, aveva assolto il titolare. In virtù del nuovo bando di gara e considerando i richiami all’aggiornata giurisprudenza comunitaria e nazionale era però ormai “venuto meno – si legge nelle motivazioni della nuova sentenza emessa dalla Corte – l’impedimento normativo che alla partecipazione della Stanley alle gare per l’ottenimento delle concessione, con conseguente caduzione dell’intero impianto motivazionale che ha erroneamente condotto il primo giudice ad assolvere l’imputato”. Messo da parte quindi “l’indirizzo giurisprudenziale secondo il quale non possono essere applicate sanzioni nei confronti di società estere quotate in borsa” che non hanno potuto partecipare alla gara per l’aggiudicazione della concessione in Italia”. lp/AGIMEG