Scommesse, Commissione tributaria regionale: “Legittima l’applicazione della tassa anche quando la raccolta sia effettuata su incarico di terzi”

E’ obbligatorio il versamento dell’imposta unica relativa alla raccolta sulle scommesse, per i centri  collegati a bookmaker esteri senza concessione. Lo ha stabilito la Commissione tributaria regionale a Bari, che si è espressa così nei confronti del titolare di una sala che faceva da tramite con un bookmaker austriaco. L’ accertamento fiscale è di 22mila euro,  con  sanzioni e interessi per  9mila euro  tutti relatvi al 2008. Devono infatti “considerarsi soggetti di imposta – si legge nelle motivazioni –  coloro i quali gestiscono – in assenza di titolo abilitativo – concorsi o scommesse di ogni tipo sia in via diretta che per conto di terzi e con qualsiasi mezzo”.  Decisivo quindi il ruolo di chi “accoglie le proposte di gioco, incassa le somme e consegna al fruitore il ticket per la riscossione”.  E’ quindi legittima “l’applicazione della tassa nel territorio dello Stato in cui viene effettuata la puntata e ricevuta l’accettazione della stessa, anche quando la raccolta sia effettuata su incarico di terzi”. lp/AGIMEG