Scommesse, CGE estende la sentenza Laezza anche ad altre controversie: “Obbligo cessione gratuita beni aziendali lede principio di proporzionalità”

La Corte di Giustizia Europea consente di applicare il dispositivo della sentenza Laezza – sulla clausola della cessione gratuita della rete – anche ad altre controversie. Le questioni pregiudiziali sono infatti state oggetto del rinvio dei seguenti uffici giudiziari: Tribunale di Bari, Tribunale di Bergamo, Tribunale di Salerno, Tribunale di Frosinone, Corte di Cassazione. In particolare, “se i principi di cui ai trattati europei di parità di trattamento e di effettività ostino a una normativa nazionale in materia di giochi d’azzardo che preveda una nuova gara per il rilascio di concessioni più brevi delle precedenti, in modo da riordinare il sistema allineando i termini delle scadenze delle concessioni. La Corte ha ribadito che il diritto UE non osta al riallineamento temporale delle concessioni” e se gli stessi principi “di cui ai trattati europei ostino a una normativa nazionale che impone al concessionario di giochi d’azzardo di cedere gratuitamente, al momento della scadenza della concessione, l’uso dei beni immateriali e delle attrezzature utilizzati per la raccolta delle scommesse, anche laddove tale previsione ecceda quanto è necessario al conseguimento degli obiettivi perseguiti dalle disposizioni. La Corte ha ribadito che l’obbligo di cessione gratuita dei beni aziendali potrebbe ledere, in certi casi, il principio di proporzionalità”. lp/AGIMEG