Scommesse, Cassazione: “Bet1128 ha subito una discriminazione indiretta dal bando Monti”

Bet1128 ha subito una “discriminazione indiretta” dal bando Monti. E’ il concetto che anticipa la Corte di Cassazione, affrontando il caso di un centro collegato al bookmaker maltese. La Suprema Corte fa riferimento al fatto che Bet1128 non abbia partecipato alle precedenti gare giudicate dalla Corte di Giustizia discriminatorie, e quindi non abbia subito direttamente discriminazioni da quei bandi. La compagnia ha poi rinunciato a partecipare alla gara Monti a causa dei profili di perdurante contrasto comunitario, comunque presenti, e ha impugnato il bando. E’ quanto spiega Centurionbet – titolare del marchio Bet1128 – in una nota, ricordando che sono state sollevate diverse questioni pregiudiziali di fronte alla Corte di Giustizia sulla legittimità dell’ultima gara. “Dinanzi a tale fattispecie” ha commentato a proposito della pronuncia della Cassazione l’avv. Marco Ripamonti, che con l’avv. Vincenzo Scarano, assiste i titolari dei CTD Bet1128, “la Corte di Cassazione ha esaminato i profili di censura alla gara Monti illustrati nel ricorso al Tar presentato dalla predetta Centurionbet, affermando come tale situazione sia riconducibile ad una forma di discriminazione indiretta che, se commessa con lo strumento legislativo, autorizza l’intervento della Corte Costituzionale, se consumato con atti amministrativi  autorizza l’intervento del giudice amministrativo (per l’annullamento) o del giudice ordinario (per la disapplicazione).  Si tratta di un concetto non del tutto nuovo, per la verità anche in precedenza affermato in Cassazione  a fronte del Bando Bersani e bookmaker discriminati da quest’ultimo, ancorché non partecipanti a precedente gara, ma che con la Sentenza in commento viene però enunciato in modo netto ed esplicito e, per giunta, con riferimento proprio al bando Monti. Una Sentenza, quindi, suscettibile di aprire nuove ed interessanti prospettive” . lp/AGIMEG