Scommesse: lettera aperta, su alcuni quotidiani nazionali, di Maurizio Ughi (Snai Servizi) al premier Matteo Renzi sulla questione CTD

“Dopo dieci anni in cui la situazione non è stata risolta, a chi mi dovevo rivolgere?” Maurizio Ughi, Amministratore di Snai Servizi, spiega così a Agimeg l’iniziativa di pubblicare a pagamento su diversi quotidiani nazionali (tra i quali il Sole24Ore e Il Giornale) e toscani una lettera rivolta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi per porre fine alla questione della doppia rete di raccolta delle scommesse, quella dei concessionari di Stato, e quella legittimata dai giudici comunitari. Ughi ricorda che Snai Servizi e molti altri concessionari di Stato abbiano sollecitato in diverse occasioni l’intervento dei Monopoli, e che la questione della doppia rete è da tempo nota ai diversi Sottosegretari all’Economia con delega ai giochi che si sono succeduti negli anni: “Non so se il problema della doppia rete sia stato effettivamente rappresentato al Presidente del Consiglio, e in che termini questo sia stato fatto. La lettera di Snai Servizi serve proprio a fargli conoscere la reale situazione. Anche per questo, ho evidenziato inoltre che Snai Servizi è uno dei concessionari che ha aiutato lo Stato a immettere nella rete legale le scommesse sportive, sottraendole alla malavita”. E sulla risposta di Renzi: “Non lo conosco e non so che reazione potrebbe avere, potrebbe semplicemente ignorare il mio appello. Tuttavia Renzi è una persona nuova. Non ha avuto alcun ruolo nell’evoluzione del mercato dei giochi, forse può vedere la situazione sotto un’ottica differente. Spero che questa lettera lo spinga a sollevare la questione di fronte alle istituzioni comunitarie, e stabilire in maniera definitiva se anche la rete parallela sia legittimata a operare”. Ughi ricorda inoltre di essersi mosso, oltre che sul binario politico, anche su quello giudiziario, chiedendo ai Monopoli e al Mef una sorta di autorizzazione a operare senza concessione, in pratica come un bookmaker comunitario: “I termini per la replica sono scaduti, ovviamente le Amministrazioni non ci hanno risposto. Non appena le carte saranno pronte, presenteremo il ricorso al Tar. Se non arriverà una soluzione politica, chiederemo al giudice di rimettere la questione alla Corte di Giustizia Europea” rg/AGIMEG

 

Ughi (Snai Servizi): Appello al premier Renzi. “Ci aiuti a continuare a lavorare per lo Stato e a essere ancora la rete che garantisce i consumatori”

 

“Presidente Renzi, lo sa che lo Stato Italiano detiene il monopolio dei giochi e delle scommesse? Lo sa che la rete dei negozi di scommesse è autorizzata dallo Stato? e che esiste un’altra rete “parallela”, priva di autorizzazioni in Italia, che non versa alcuna imposta sul gioco? Lo sa che il business di questa rete “parallela” provoca un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni di euro e che questa rete “parallela” non è obbligata a rispettare i regolamenti di gioco imposti dallo Stato? Lo sa che questa rete “parallela”, presente sul territorio italiano da oltre dieci anni, conta più negozi di quella autorizzata dallo Stato? Ora che lo sa, presidente, raccolga il nostro appello e ponga fine a questa pericolosa discriminazione”. E’ l’appello di Maurizio Ughi, Amministratore di Snai Servizi, in una missiva indirizzata al presidente del Consiglio, e pubblicata oggi da numerosi giornali nazionali e toscani quali, tra gli altri, Il Giornale, Il Sole24Ore, La Nazione, Il Tirreno. Ughi torna sulla questione della rete parallela di raccolta giochi, ribadendo quanto sia “pericolosa” e rivolgendosi ancora a Renzi, aggiunge: ”Presidente, ci aiuti a continuare a lavorare per lo Stato, a essere ancora la rete dello Stato che garantisce i consumatori. Ci aiuti a credere che se ne occuperà personalmente”. “Snai Servizi srl – si legge – nel 1998, in proprio e con società all’epoca da essa controllate, è stata a fianco dello Stato Italiano per immettere nella rete di raccolta ufficiale le scommesse sportive, rendendole legali, sottraendole così alla malavita e al gioco clandestino. Oggi, dopo quasi vent’anni, Snai Servizi vuole essere ancora a fianco dello Stato Italiano affinché la rete di raccolta torni nuovamente sotto il totale controllo dello Stato come garanzia nei confronti del cittadino”. rg/AGIMEG