Rodano (Aams): “Betting exchange: in fase di studio la liquidità condivisa con Uk e Spagna”

“L’introduzione del Betting Exchange è solo l’ultimo tassello della scelta, operata da tutti i governi che si sono succeduti dal 2000 in poi, di regolamentare via via tutti quei giochi online già largamente disponibili su internet e offerti da operatori su cui lo Stato non poteva operare alcun controllo. Questa operazione ha riportato alla luce una larga fetta del gioco illegale, e ciò ha consentito ai giocatori italiani di trovare giochi simili a quelli precedentemente offerti solo dal circuito illegale, ma in un ambiente sicuro e strettamente monitorato”. Lo spiega Francesco Rodano, a capo dell’Ufficio Gioco a Distanza dei Monopoli. Tante le aspettative nei confronti del nuovo gioco e sia gli operatori sia gli scommettitori si chiedono se l’Italia sarà terreno fertile per il betting exchange. Due fattori aiuterebbero: l’introduzione delle scommesse ippiche e la liquidità condivisa con altri paesi, soluzioni non facili come spiega Rodano a Bettingexchange.it.
“Se si guarda l’Europa – spiega Rodano – attualmente il Betting Exchange è regolamentato nel Regno Unito e lo sarà a breve in Spagna. Si tratta di due giurisdizioni con cui AAMS ha già, da anni, una stretta collaborazione. La possibilità di condividere la liquidità, per i giochi multi-giocatore, con questi Paesi è molto interessante ed è attualmente in una fase di studio preliminare. E’ ancora presto per ipotizzare se e quando si riuscirà effettivamente a realizzare il progetto. Le scommesse ippiche, per motivi storici, hanno tuttora una disciplina completamente distinta e indipendente da quella delle altre scommesse sportive. Un’eventuale “armonizzazione” in futuro dipenderà da decisioni dell’autorità politica e non del regolatore. La prossima attuazione della Delega fiscale (legge 11 marzo 2014, n. 23) potrà rappresentare un’occasione di razionalizzazione dell’intero comparto dei giochi pubblici”. cz/AGIMEG