Operazione Spartacus Reset: 42 arresti, 100mila euro ogni mese dalle imposizioni delle slot e scommesse

Un giro d’affari mensile di circa 200mila euro grazie ai proventi delle estorsioni e di altri 100mila euro ogni mese derivanti dalle imposizioni delle slot machine e delle scommesse on line. Per quanto il pagamento delle mensilità agli affiliati detenuti era prevista, invece, una somma in uscita di circa 60mila euro. E’ quanto emerso dall’interpretazione dei libri contabili della fazione Schiavone del clan dei Casalesi, i cui affiliati sono stati destinatari di 42 ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe coordinati dalla procura antimafia partenopea. Alcune delle scritture dell’organizzazione, sulle quali vi era annotata anche una lista degli affiliati che percepivano lo stipendio e degli imprenditori sottoposti a estorsione aggiornata al 2013, erano state trascritte a mano dallo stesso Carmine Schiavone, figlio del boss Francesco detto “Sandokan”, così come accertato con una perizia calligrafica eseguita dal Ris di Roma. Schiavone – riposta l’Asca – junior, infatti, è stato il reggente del clan fino all’arresto avvenuto il 21 gennaio 2013 nel centro storico di Aversa e grazie al suo ruolo di vertice aveva il compito di gestire le entrate e le uscite economiche del clan. lp/AGIMEG