Operazione “Jato Bet”: estorsioni anche ai danni di un centro scommesse

Sono state eseguite 10 misure cautelari nell’ambito dell’operazione “Jato Bet”. Sono stati arrestati elementi di spicco della famiglia mafiosa di San Giuseppe Jato per associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, accesso abusivo a sistema informatico, cessione di sostanze stupefacenti. Il blitz antimafia e’ scattato all’alba a San Giuseppe Jato e a San Cipirello (PA). Le condotte di reato contestate agli indagati sono relative al periodo compreso tra il febbraio 2017 ed il novembre 2019. Gli associati hanno esercitato il controllo del territorio attraverso: la realizzazione di estorsioni nel territorio del Comune di San Giuseppe Jato, in particolare in danno di un centro scommesse, devolvendo gran parte dei proventi derivanti da tali attività illecite in favore delle famiglie degli associati detenuti; l’espansione imprenditoriale nel settore edilizio; la cessione di sostanze stupefacenti. Nello specifico, vicenda emblematica del controllo territoriale esercitato da ‘Cosa Nostra’ a San Giuseppe Jato è quella relativa all’estorsione in danno del gestore di un centro scommesse di quel Comune. In più circostanze l’uomo ha consegnato agli indagati somme di denaro utilizzate sia per alimentare la ‘cassa’ della famiglia mafiosa che per supportare i detenuti associati attraverso il sostentamento delle rispettive famiglie. cdn/AGIMEG