Marasco, (Pres. LOGiCO) ad Agimeg: “Ripartire con sponsorizzazioni del betting fondamentale per dare linfa vitale allo sport. Promozione deve essere accompagnata da regolamentazione rigorosa che non lasci margine di interpretazione”

“In questo momento storico ripartire con le sponsorizzazioni del betting sarebbe fondamentale per dare linfa vitale al calcio ed allo sport in generale, che stanno vivendo come tutto il Paese un periodo di forte crisi a causa della pandemia”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Moreno Marasco, presidente dell’associazione LOGiCO, in merito all’ipotesi di una ripartenza delle sponsorizzazioni del betting, vietate dal 2018 a seguito del Decreto Dignità.
“Certamente una nuova visibilità, entro certi livelli, più qualitativi che quantitativi, sarebbe utile e sostenibile per il comparto. Il settore è infatti sempre disposto a rivedere i propri messaggi e la propria comunicazione, in mondo da renderla sostenibile molto più di quanto fatto in passato. La promozione dovrebbe essere accompagnata da una regolamentazione rigorosa che non lasci margine di interpretazione. LOGiCO è pronta ad offrire la massima collaborazione per arrivare alla definizione di regole mirate ad ottenere una comunicazione responsabile. L’auspicio – ha proseguito Marasco – è che qualora si avviasse una riapertura, questa venga fatta non lasciando gli operatori liberi di disciplinarsi autonomamente, bensì dando regole chiare, al fine di non generare distorsioni in grado di portare ad un inasprimento del rapporto tra la comunicazione e il pubblico”.
“Ad oggi, a parte le dichiarazioni dei diversi presidenti di Lega (Dal Pino, della Lega Serie A, aveva chiesto a fine 2020 la reintroduzione, almeno per 24 mesi, delle sponsorizzazioni dal betting, ndr) non vi sono aperture da parte del Governo, che pur è a conoscenza della problematica che riguarda il settore. Auspichiamo che nella situazione attuale – ha detto ancora Marasco – tutta la comunicazione sia orientata alla massima correttezza, al rispetto delle norme, e che la competizione tra gli operatori di gioco sia incentrata su chi riesce a confezionare una comunicazione più adeguata possibile, tenendo conto delle fortissime limitazioni che ci sono, ma allo stesso tempo avendo bene a mente che, a qualunque livello, una comunicazione errata di un singolo potrebbe pregiudicare l’intero settore”. cr/AGIMEG