ICE London, Ughi (Obiettivo 2016) ad Agimeg: “A settembre nessuna gara sulle scommesse, mancano i tempi. Bisogna istituire la figura di un Ministro dei giochi”

Dai nostri inviati a Londra – “Mi auguro che dalle prossime elezioni politiche venga fuori un Parlamento unito e un Esecutivo compatto in grado di governare e prendere decisioni, altrimenti difficilmente si potranno imporre linee definite alle Regioni in tema di gioco”. E’ quanto ha detto ad Agimeg all’ICE di Londra Maurizio Ughi, Amministratore Unico di Obiettivo 2016, in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. Il timore è che neanche nell’anno in corso il settore potrà vedere quei cambiamenti necessari auspicati da tempo dagli addetti ai lavori: “Molto probabilmente le cose andranno ancora per le lunghe, con il rischio di infrazioni comunitarie per un rinnovo automatico delle concessioni che appare a questo punto scontato. L’unica certezza è che il termine del settembre 2018 per il bando di gara delle scommesse non potrà essere rispettato: è necessario infatti che si formi prima il nuovo Governo ed è impensabile che la priorità sia il settore dei giochi e l’accordo Stato-Regioni. A mio giudizio – ha proseguito Ughi – è probabile che tutto venga rimandato nella legge di Stabilità 2019. Non mi torna la pianificazione temporale e di conseguenza le strategie territoriali sono destinate a rimanere incerte. Il fatto è che la priorità per il Governo sarà mantenere i 10 miliardi di introiti erariali”. Ma per Ughi la sfida è anche un’altra: “Serve riabilitare il settore agli occhi dell’opinione pubblica: se il settore è a rischio per la salute, va messo immediatamente in sicurezza con norme ad hoc, mentre se non è così, allora lo Stato deve fare un passo indietro e recuperare l’opinione pubblica. Sarebbe anche l’unico modo per creare un contesto sereno in cui lavorare meglio e creare provvedimenti mirati in quanto il settore necessita ponderazione”. Per Ughi è necessario introdurre la figura del Ministro dei Giochi: “Il settore deve essere guidato da una persona preparata che possa raccordarsi con altri Ministri. Attualmente ADM segue la parte amministrativa, ma non elabora strategie per il comparto, mentre serve un Ministro ad hoc che possa preparare un programma e pianificare le strategie per l’intero comparto. In questi anni il sottosegretario Baretta non è stato messo nelle condizioni di poter decidere realmente sul settore dei giochi, proprio a causa del suo ruolo di Sottosegretario”, ha concluso. cr/AGIMEG