Giochi, continua la raffica di fusioni nel mercato. Con Gamenet-Intralot nasce un nuovo grande polo

L’aumento dei costi e degli investimenti, la necessità di contrastare un’offerta sempre più competitiva. Sono questi i motivi principali che hanno determinato la raffica di concentrazioni nel mercato del gaming. La possibile fusione tra Gamenet ed Intralot è solo l’ultima di una serie di operazioni che in questo periodo si stanno attuando nel mercato dei giochi. Sembra ormai tutto fatto e mancherebbe solo l’annuncio ufficiale per la formalizzazione dell’accordo di fusione che darebbe vita ad un importante polo soprattutto nel settore degli apparecchi da intrattenimento ma con importanti risvolti anche in quello delle scommesse sportive. A livello internazionale, con lo sbarco alla borsa di Londra si è completata il mese scorso la fusione tra Paddy Power e Betfair, una delle concentrazioni maggiori che hanno riguardato il settore dei giochi. Il nuovo soggetto genererà ricavi per 1,1 miliardi di sterline (1,5 miliardi di euro) e “riveste un ruolo di primo piano in Gran Bretagna, Irlanda, Australia, e Stati Uniti. In Europa opera sia come B2C che come B2B”. Riflettori puntati anche su su bwin.party: GVC Holdings ha nominato Shay Segev nuovo Chief Operating Officer, con il compito di portare all’integrazione le piattaforme GVC e bwin.party dopo il completamento della fusione. In Gran Bretagna, lo scorso luglio è stato siglato l’accordo di fusione tra Ladbrokes e Gala Coral, il nuovo soggetto si chiamerà Ladbrokes Coral e controllerà circa 4.000 delle 9.000 agenzie di scommesse inglesi – ma è possibile una razionalizzazione per soddisfare le richieste dell’Antitrust – e il 10% del mercato online – sarà il terzo operatore dopo William Hill e Bet365. Nella primavera del 2014 Amaya ha completato l’acquisizione di Rational Group, la compagnia che controlla le due poker room virtuali più importanti al mondo: PokerStars e Full Tilt Poker. In fermento anche il mercato italiano dei giochi. Lo scorso aprile Gtech ha completato la fusione con il colosso internazionale IGT, con il debutto alla borsa di New York. Il nuovo soggetto – International Game Technology Plc – vanta oltre 6 miliardi di dollari di ricavi e un Ebitda che supera i 2 miliardi di dollari. Gtech ha portato in dote tutte le controllate (in particolare Gtech Interactive) e le partecipate. Completata anche l’acquisizione di Cogetech – la concessionaria controllata da Cogemat – da parte di Snai. L’acquisizione era già stata avviata nel 2011 ed era giunta a uno stadio avanzato, ma si arrestò quando la Corte dei Conti condannò entrambe le compagnie – insieme alle altre 8 concessionarie storiche delle newslot – per i ritardi sofferti nell’allestimento della rete. Nel segmento degli apparecchi, ancora, si ricorda l’acquisizione di G.Matica da parte di Novomatic. Il colosso austriaco è molto attivo sia a livello internazionale che in Italia: da noi tra il 2014 e il 2015 ha acquisito anche So.Ge.M.A e Euromat. dar/AGIMEG