Fobt’s, gli operatori britannici rispondono alle polemiche contro il settore proponendo riduzione dei limiti massimi delle puntate

I produttori di slot britannici hanno fatto sapere, attraverso una dichiarazione del loro presidente veicolata ai maggiori quotidiani nazionali, di essere pronti ad appoggiare una riduzione dei limiti massimi delle puntate consentite alle Fobt’s, i terminali di gioco collegati online e installati nelle sale scommesse, contro cui nelle ultime settimane si è scatenata l’opinione pubblica. “L’industria dell’intrattenimento supporta la responsabilità sociale” ha detto Leslie MacLeod Miller , presidente della Bacta motivando la scelta di condividere la proposta di ridurre l’importo massimo delle giocate ai terminali di scommesse dalle attuali 100 sterline a 2 sterline, ovvero la puntata massima consentita alle slot. La campagna contro i terminali di gioco online, attraverso i quali è possibile giocare anche alla roulette, è arrivata in questi giorni ai massimi livelli. I giornali danno spazio a vere e proprie petizioni e sono sempre più i deputati decisi a portare la protesta in Parlamento. In Gran Bretagna sono autorizzate 33.000 Fobt’s. Secondo la Gambling Commission queste macchine garantiscono ai bookmaker profitti per circa 1,5 miliardi di sterline l’anno. A circa 588.000 minori è stato impedito di entrare in una sala scommesse e circa 27.000 sono stati sorpresi a scommettere. I terminali di gioco collegati in rete, apparecchi da gioco completamente diversi dalle Awp (più simili alle slot), garantiscono il 51% dei profitti delle sale scommesse inglesi e il 61% dei profitti di tutti i terminali per scommesse. I produttori di slot ( oltre 230.000 in tutto il Paese) chiedono di allineare i parametri di gioco di questi terminali a quelli delle slot a vincita limitata. rg/AGIMEG