Fanelli (ADM) “Ctd e ced tutti da chiudere perché privi di concessione italiana. Effettuati 150 accertamenti fiscali in un anno”

A margine del convegno “Match Fixing: attacco alla credibilità dello sport” che si sta svolgendo a Roma presso l’Avvocatura di Stato, Roberto Fanelli, direttore per i giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha commentato il bando di gara delle 2000 agenzie, la cui aggiudicazione è prevista per domani. “L’utile erariale – ha dichiarato Fanelli – sarà tra i 60 e 70 milioni di euro, al di sopra delle nostre aspettative, che erano infatti di 40 milioni. Quello che ci interessa maggiormente è che si rafforzi la rete legale”. Riguardo al fatto che un solo bookmaker internazionale abbia partecipato alla gara, aggiudicandosi un solo diritto, Fanelli ha risposto: “per noi l’irregolarità sta nei CTD e nei Ced, chiederemo alla polizia di chiudere tutti i centri che non hanno la concessione. Chi non ha autorizzazione e concessione non deve accettare scommesse”. Quindi la rete parallela dell’operatore che ha partecipato alla gara “non può restare aperta”.
Per quanto riguarda gli accertamenti tributari: “Nell’arco di un anno sono stati effettuati circa 150 accertamenti su tutto il territorio nazionale, a carico di soggetti diversi”. E’ quanto spiega Roberto Fanelli, Responsabile per le Attività Normative, Legali e Contenziose dei Monopoli, ad Agimeg. Tuttavia la rete parallela conta diverse migliaia di centri. “Ci sono dei controlli in corso, poi è inevitabile che si generi un contenzioso tributario”. Per Fanelli comunque “il contrasto fiscale è al quarto posto, dopo la tutela dell’ordine pubblico, quello della rete legale e quello della buona fede”. E sulla causa recentemente discussa alla Corte di Giustizia, in cui si discute proprio della necessità per le agenzie di scommesse di avere licenza di pubblica sicurezza e concessione: “l’impostazione che c’è oggi – della necessità di avere concessione  e licenza – è quella corretta. Poi il Legislatore è sovrano”. gr/AGIMEG