Eventi: dall’iGaming Super Show di Amsterdam un segnale di allarme: “il lancio degli eSports in Italia potrebbe essere un flop”

Dal nostro inviato – Si è conclusa ad Amsterdam l’edizione 2016 dell’iGaming Super Show, l’appuntamento dedicato al business del gaming on line ma dove protagonista è la cosiddetta affiliazione, ovvero gli accordi tra gli operatori e i siti che riescono a convogliare su di loro traffico commerciale, che per la terza volta viene ospitato dalla capitale olandese.  Una edizione con un’atmosfera più pacata ma che, secondo molti espositori, ha permesso di realizzare contatti più costruttivi. In realtà, le due giornate di Show, come viene chiamata familiarmente la manifestazione, hanno ospitato quest’anno ben nove diversi eventi che si sono svolti, anche in contemporanea, nelle quattro sale conferenza allestite intorno all’area espositiva: Affiliate conference, IMGL Masterclass, Payment solution summit, Player acquisition strategies, BeTS, Gaming in Holland, Financial partners expo, Go Gaming, iGaming executive conference.  Protagonisti, quest’anno, il nuovo fenomeno del betting, ovvero gli eSports e le Daily fantasy sports, i nuovi sistemi di pagamento on line e la stessa Olanda, che entro un anno dovrebbe diventare un mercato regolamentato.  Uno dei temi che ha tenuto banco è stato quello degli eSports, nuova modalità di scommesse che sta creando molte aspettative in Italia. In particolare si è discusso, fra gli operatori, del lancio degli eSports in alcuni paesi come l’Italia, sottolineandone alcune criticità. Secondo diversi operatori internazionali il lancio degli eSports nel nostro paese rischia di essere un flop o quantomeno di non soddisfare le aspettative, perché gli stessi potrebbero avere una gestione troppo legata al modus operandi degli operatori di scommesse classici. Il dubbio è che venga effettuata una campagna marketing troppo “vicina” al classico mondo delle scommesse e che ci sia una comunicazione, sia dal punto di vista delle informazioni per il giocatore sia del layout con cui verranno presentate le proposte, che non faccia percepire la singolarità del prodotto e la sua differenza con il tradizionale mondo del betting. A sostegno di questo sono stati fatti alcuni esempi di operatori nati proprio puntando sugli eSports e che hanno avuto più successo di altri che invece hanno cercato di integrarli nella propria offerta di scommesse classica. “gli eSports vivono bene se c’è gioco sociale – hanno ricordato da BtoBet – cioè la soddisfazione del giocatore deve essere condivisa”. Comunque è stata una manifestazioni che ha spaziato anche su altri temi. “È vero, quest’anno lo Show è sembrato più tranquillo, nonostante sia cresciuto per numero di espositori e di partecipanti: oltre 4mila visitatori e circa 160 espositori” dice James King, responsabile del business development di iGaming Business, la società organizzatrice “ma mi sembra evidente che si tratta di una trasformazione di questo mercato. La manifestazione è sempre più orientata al business e anche l’età media dei visitatori si sta alzando. Anche i seminari e le conferenze hanno avuto contenuti più specialistici, rivolti a un pubblico professionale. Si è parlato molto di regolamentazione e di mercati emergenti, quindi di argomenti che interessano a livello executive”. La nuova normativa olandese, secondo gli operatori che hanno preso parte alla serie di conferenze “Gaming in Holland”, dovrebbe costituire una novità significativa nel panorama europeo e un’opportunità per molti nuovi operatori. Ma anche i cosiddetti Paesi emergenti, ovvero l’Est Europa e una buona parte dell’Africa, sono al centro dell’interesse di molti operatori. Una delle sorprese di Paesi come Kenia o Laos, hanno detto i relatori del seminario dedicato all’Africa, è scoprire che la diffusione di Internet è totalmente in mobilità. E che, mentre ci sono problemi di alimentazione elettrica nelle abitazioni, la quasi totalità della popolazione utilizza gli smartphone per navigare e per scommettere, sia on line che in agenzia. Per tutti i nuovi mercati, comunque, regolamentati e non, gli operatori on line devono affrontare spesso il problema dei sistemi di pagamento. Al Payment solution summit sono state presentate diverse soluzioni, dagli ewallet (borsellini elettronici) alle scratch card ricaricabili ai circuiti alternativi. Ma di sicuro, molte risorse manageriali delle aziende vengono impegnate a tenere sotto controllo la compatibilità dei vari sistemi di pagamento con le normative di ciascun Paese. rg/AGIMEG