Eig Berlino, Paolo Di Feo (amm. Active Games) “Necessario semplificare la certificazione dei prodotti online. Entro tre anni tutti i maggiori operatori in Italia dovranno proporre il betting exchange”

dai nostri inviati – Quale sarà il prossimo scenario del gioco online, le problematiche da superare ed i prodotti che saranno protagonisti: questi sono alcuni dei punti toccati da Paolo Di Feo, amministratore e fondatore di Active Games, nelle dichiarazioni rilasciate ad Agimeg a margine dell’Eig che si sta tenendo a Berlino. “Il mercato del gioco online va valutato tenendo conto di diversi aspetti. Per quanto riguarda la normativa il fatto di uniformare le licenze al 2022 é certamente un passo che va nella direzione giusta, il problema é il costo delle stesse che é troppo alto per un mercato che comunque risente della crisi economica. Sarebbe stato meglio o un costo più basso o un costo variabile, in maniera tale da non penalizzare i piccoli operatori – ha sottolineato Di Feo -. Per quanto riguarda i singoli giochi online, credo che il poker si stia riposizionando a livelli più bassi, favorendo i giocatori più “casual”, piuttosto che i professionisti che alla lunga hanno fatto perdere interesse per questo tipo di offerta. Per quanto riguarda le scommesse, il segmento del live sta leggermente crescendo ma con la tassazione attuale non é ancora così conveniente come avviene all’estero. Credo – ha proseguito l’amministratore di Active Games – che invece possono avere ancora un futuro roseo gli skill Games, grazie soprattutto al fatto che é sempre possibile proporre innovazioni, ma soprattutto il betting exchange. I numero di scommesse che già si fanno sul mercato italiano sono tutt’altro che trascurabili e con la fusione tra Paddy Power e Betfair, questo tipo di concorso avrà un forte rilancio. Mi aspetto che entro tre anni tutti i maggiori operatori di scommesse in Italia, proporranno il betting exchange. Tornando alla normativa, la mancata applicazione della tassazione sul margine é certamente un problema, ma non il massimo problema. C sarebbe secondo me prima da risolvere il problema della semplificazione delle certificazioni di prodotti. Capisco che all’inizio potevano andar bene norme rigide per le certificazioni, ma dopo tanto tempo queste norme sono fuori ogni logica e tempistica. C’è l’assoluta necessità di semplificare quanto prima le certificazioni. Infine – conclude Di Feo – sono due anni che aspettiamo la nuova versione del bingo online di cui si sono perse le tracce. Si tratta di un’opportunità importante per le aziende che non merita questa mancanza di attenzione da parte del governo dei giochi”. es/AGIMEG