Dirty Soccer, Cassazione annulla la custodia cautelare disposta nei confronti di Nerjaku

La Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Catanzaro nei confronti dell’imprenditore Edmond Nerjaku. Nerjaku è coinvolto nell’inchiesta Dirty Soccer e è accusato di aver tentato di combinare la partita L’Aquila-Tuttocuoio, un tentativo peraltro fallito, tanto che l’imprenditore – secondo gli inquirenti – avrebbe attuato delle estorsioni per recuperare le somme “investite”. L’ordinanza del Tribunale di Catanzaro – secondo i giudici della Suprema Corte – è un “tipico esempio di motivazione apparente, di sviluppo argomentativo cioè costruito su apodittiche conclusioni mai collegate a fonti indiziarie specificamente indicate”. La presunta combine del match l’Aquila-Tuttocuoio viene “descritta nei suoi profili fattuali ma senza alcuna indicazione probatoria a sostegno dell’accusa rubricata, se non genericamente richiamando, “conversazioni ed incontri da cui emerge la combine”, e la pretesa estorsiva dell’indagato per la restituzione dei soldi investiti nella scommessa non andata a buon fine”. Nell’ordinanza non si fornisce inoltre nessuna prova determinante del fatto che Nerjaku facesse parte di un’associazione: questa ipotesi “sarebbe giustificata dal ruolo ricoperto dal ricorrente di finanziatore delle “combine” e risulterebbe indiziariamente sostenuta dal “materiale intercettivo”. Materiale che però nell’ordinanza non vine “indicato nello specifico e pertanto (è) sottratto alla possibilità del controllo difensivo nonché alla successiva valutazione del giudice dell’impugnazione”. rg/AGIMEG