CTD, anche per la Commissione Tributaria di Napoli devono pagare le tasse. Sanzioni dimezzate visto il quadro normativo incerto

La Commissione Tributaria di Napoli ha condannato un ctd collegato a StanleyBet a pagare le tasse sulla raccolta delle scommesse – quantificate in 70mila euro – come già avevano fatto le Commissioni di  Como, Bergamo, Brescia e Cagliari. Il giudice speciale però ha in questo caso dimezzato le sanzioni visto il quadro normativo incerto, soprattutto negli anni passati. L’obbligo di pagare il prelievo dovuto, per gli operatori non in possesso di concessione, è infatti stato introdotto con la Stabilità del 2011. A tal proposito, la Stanley  ha eccepito che gli stessi Monopoli di Stato, con una nota del giugno 2012, abbiano raccomandato agli Uffici Regionali d non considerare le violazioni commesse anteriormente. Ha quindi ribadito che il Ctd sia a tutti gli effetti un soggetto passivo di imposta dal momento che svolge “attività di gestione dei concorsi tramite autonoma organizzazione imprenditoriale”, in “responsabilità solidale” con la compagnia madre. In sostanza l’attività svolta dai Ctd viene equiparata alla “gestione per conto terzi”. Il contratto di scommessa con il cliente – ha affermato ancora la Commissione Tributaria – “non può che perfezionarsi in Italia”. lp/AGIMEG