Nel 2018 controllati il 37% dei locali con slot. Più interventi su Totem e Ctd grazie a nuovi sistemi d’indagine. Distanziometro aumenta il gioco illegale

La macro-categoria degli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro è quella maggiormente soggetta a fenomeni come evasione fiscale, gioco clandestino e riciclaggio. In particolare – sottolinea la Corte dei Conti nel “Giudizio di parificazione sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2018” – la lotta al fenomeno del gioco clandestino, e quindi all’evasione fiscale che ne deriva, concerne prevalentemente: – le scommesse (sia mediante rete fisica che mediante siti on line illegali); – il gioco mediante rete fisica attraverso apparecchiature che si collegano ai siti illegali (i cd. Totem); – la manomissione/alterazione di apparecchi da gioco con vincita in denaro. Come riferisce l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, il fenomeno dell’evasione totale si verifica solo nel caso di gioco a distanza su siti esteri illegali anche attraverso l’utilizzo di apparecchi illeciti (i totem, appunto) che si collegano ai predetti siti. Nella fattispecie si riscontra una doppia violazione in quanto si gioca con un concessionario non autorizzato tramite l’intermediazione di qualcuno, vietata per il gioco on line. Un ulteriore fenomeno che sta acquisendo un rilievo sempre maggiore è quello relativo all’alterazione delle schede degli apparecchi da intrattenimento. Al riguardo, considerando il crescente livello di complessità tecnologica delle modalità di alterazione, l’Agenzia ha costituito un gruppo tecnico insieme al partner tecnologico Sogei e alla Guardia di Finanza per attuare un programma di controlli mirati con l’intento di scoraggiare questa pratica illegale. In tale ambito, l’Agenzia nel 2018 ha effettuato 47.860 controlli soprattutto sugli apparecchi e sul divieto di gioco ai minori. 

TIPOLOGIA CONTROLLO N. controlli effettuati
Controlli su apparecchi 31.051
Controlli su scommesse 3.790
Controlli sul gioco online 117
Controllo su altri ambiti di gioco 12.902
TOTALE 47.860

Nell’ambito dei controlli eseguiti sugli esercizi che effettuano la raccolta delle scommesse e/o dotati di apparecchi da divertimento e intrattenimento, la quota degli esercizi controllati almeno una volta l’anno è stata, nel 2018, di circa il 37 per cento (pari a quasi 32 mila esercizi controllati, rispetto al numero complessivo di esercizi gestiti (circa 86 mila).
Rispetto all’anno 2017, nell’ambito dei controlli sugli apparecchi, sulle scommesse e sul divieto di gioco ai minori nelle vicinanze dei luoghi sensibili si è registrato un aumento, rispettivamente, del 3 per cento, del 15 per cento e del 63 per cento.
Per quanto concerne l’efficacia delle attività di controllo messe in atto dall’Agenzia, relativamente alle somme derivanti dall’accertamento di violazioni tributarie e amministrative, nel 2018, si registra un valore di euro 193,2 milioni, sensibilmente più elevato rispetto all’anno precedente (+103 per cento). In particolare, l’imposta accertata è stata pari a circa 98 milioni di euro (rispetto ai 32 circa del 2017), le sanzioni amministrative irrogate ammontano a circa 21 milioni di euro (rispetto ai 20 circa del 2017), quelle tributarie a circa 74 milioni di euro (rispetto ai 44 circa dell’anno precedente). Tale risultato, secondo quanto riferisce l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, è da ricondurre soprattutto all’attività di accertamento, effettuata anche in collaborazione con le forze dell’ordine.
In generale si è riscontrato un aumento delle violazioni nel settore dei giochi, fenomeno portato a galla in parte grazie al maggiore presidio e alla maggiore efficacia dei controlli, anche in virtù della messa a punto di indicatori di rischio. La riduzione del numero degli apparecchi da intrattenimento stabilita dalle norme nazionali, unita all’inasprimento delle limitazioni di distanze da luoghi sensibili e degli orari di gioco da parte di norme regionali e locali, ha determinato una contrazione del mercato legale e un probabile incremento dei fenomeni illegali.
L’azione di contrasto dell’Agenzia è stata orientata anche allo sviluppo di strumenti interattivi che aiutano l’analisi investigativa per l’individuazione di attività illecite nell’ambito del settore delle scommesse gestite da bookmakers stranieri non regolarizzati.
Sono stati attivati, altresì, i sistemi di “fraud management”: in base al riscontro tra i dati dei sistemi operazionali e quelli forniti dai concessionari ai fini dell’antiriciclaggio, è possibile evidenziare possibili fenomeni di illeciti.
Un’ulteriore attività, con un incremento del 50 per cento rispetto all’esercizio precedente, ha riguardato controlli a campione su 15 piattaforme di giochi online e di scommesse sportive, nonché di sistemi di gioco delle Videolotteries, per verificarne il corretto funzionamento e il rispetto delle regole in tema di restituzione in vincite, l’osservanza delle regole tecniche di produzione e gestione e la conformità tecnica degli apparecchi.
Un’ulteriore attività ha riguardato l’attività di controllo sugli istituti assicurativi o bancari presso i quali i concessionari di giochi hanno stipulato le fideiussioni, evidenziando le eventuali criticità conseguenti a ridotte coperture in termini di valori patrimoniali ed individuando parametri ed indici di bilancio in grado di fornire indicazioni sulla salute degli istituti.
Inoltre, nel corso del 2018, con l’obiettivo di prevenire infiltrazioni criminali nella filiera del gioco, è stato effettuato uno screening su 23 soggetti considerati a rischio, su un totale di 303 soggetti mappati e di circa 9.300 schede informative raccolte. L’efficacia di tale attività è stata rinforzata grazie allo sviluppo di un flusso di informativo tra gli uffici dell’Agenzia e gli organi di polizia giudiziaria.
Per ultimo, l’Agenzia ha fatto presente che è stato completato il processo di integrale automazione della procedura di inibizione dei siti che offrono gioco senza autorizzazione e, in seguito a un costante coordinamento con la Guardia di finanza e la Polizia postale, sono state perfezionate le procedure e metodologie di controllo successivo all’emanazione di provvedimenti di inibizione. Nel 2018 sono stati inibiti più di 1.000 siti (il totale dei siti inibiti è salito a quasi 8.000), facendo registrare un notevole incremento rispetto al 2017.
Un ulteriore approfondimento riguarda la valutazione, in base alla struttura del settore dei giochi, degli aspetti relativi ai costi e ai benefici dei giochi in concessione. Il modello italiano di esercizio del gioco pubblico con vincite in denaro si basa, da un lato, sulla riserva a favore dello Stato in materia di giochi e scommesse e, dall’altro, sulla concessione di servizio, mediante la quale l’Amministrazione affida, nel rispetto della normativa comunitaria, l’esercizio del gioco a un soggetto privato, prescelto sulla base di selezioni a evidenza pubblica, ampliando la sfera giuridica del destinatario e mantenendo sull’attività idonei e stringenti poteri di controllo.
L’istituto della concessione consente, sul piano organizzativo, di attuare una forma di partenariato con i privati nella gestione dei servizi e, nello stesso tempo, di contenere e ridurre i costi. Mediante la collaborazione con i soggetti privati – conclude la Corte dei Conti – infatti, si perseguono le finalità istituzionali volte all’affermazione del gioco legale su quello illegale e al rigoroso controllo dell’Amministrazione a garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza, trasferendo al concessionario il c.d. “rischio operativo” (rischio economico) connesso alla organizzazione e gestione della raccolta del gioco affidato in concessione. lp/AGIMEG