Consiglio di Stato concede sospensiva al ctd sanato chiuso perché a meno di 500 metri da bancomat.

Occorre effettuare “una approfondita valutazione” sulla circolare con cui il Viminale ha chiesto alle Questure di verificare il rispetto del distanziometro solo per le nuove aperture. Con questa motivazione la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha accolto la sospensiva chiesta da un Ctd sanato Sks365 di Macerata.

La vicenda risale all’inizio dell’anno, il centro – già attivo da tempo – sorgeva nelle vicinanze di un bancomat. La Questura aveva emesso disposto la chiusura del centro basandosi sulla prima circolare del Ministero degli Interni, quella che sembrava chiedere di verificare le distanze per tutte le sale da gioco. Lo stesso Viminale però ha emesso a maggio una nota esplicativa, disponendo invece che tali controlli non riguardassero solo i punti preesistenti e non quelli già attivi.‎ La Questura di Macerata a quel punto – al contrario di quanto avevano fatto altre sedi – non ha revocato in autotutela il provvedimento di chiusura, e l’atto è stato poi giudicato regolare dal Tar Lazio, sempre in sede cautelare.

A rimettere le cose a posto ci ha pensato adesso il Consiglio di Stato. Nell’ordinanza appena pubblicata ha infatti spiegato appunto che  “dal provvedimento impugnato in primo grado deriva alla ricorrente un danno grave” e che “i motivi di ricorso richiedono una approfondita valutazione propria della fase di merito, con particolare riferimento, tra l’altro, all’applicabilità della circolare del Ministero dell’interno del 19 marzo 2018 alla fattispecie in esame e all’esistenza di una urgenza qualificata tale da giustificare l’omessa comunicazione di avvio del procedimento”. Dopo aver accolto la richiesta di sospensiva, ha quindi disposto quindi la trasmissione degli atti al Tar Lazio “per la sollecita fissazione dell’udienza di merito”. gr/AGIMEG