Cassazione conferma le condanne per la Locale di Lavagna. Proventi del traffico di rifiuti investiti in sale scommesse e vlt

La Cassazione conferma le condanne emesse nei confronti degli esponenti della cosiddetta della “Locale di Lavagna”, la cellula ‘ndranghetista collegata alla ‘ndrina Rodà-Casile che si era insediata nel Golfo del Tigullio. Il sodalizio gestiva diversi affari illeciti, a partire dal traffico di rifiuti, e dal racket dell’usura. I proventi delle attività illecite venivano poi reinvestiti in diverse attività come bar e sale da gioco. Gli inquirenti hanno anche accertato che il sodalizio aveva intessuto rapporti con alcuni politici locali – che figurano tra gli imputati e sono stati chiamati a rispondere del reati di voto di scambio. Il Comune di Lavagna è stato sciolto poi nel 2017 per infiltrazioni mafiose. L’uomo ritenuto al vertice del sodalizio ha riportato una condanna a 16 anni e 3 mesi di reclusione. lp/AGIMEG