Cassazione, concessione e licenza necessarie per operare nel settore delle scommesse

La Terza Sezione penale della corte di Cassazione ha ribadito, in una sentenza sul sequestro di un centro di trasmissione dati di Teramo collegato al bookmaker SKS365, che per raccogliere scommesse in Italia, senza avere conseguenze penali, è necessario essere in possesso della concessione del Ministero delle Finanze e la licenza di Pubblica sicurezza. La Cassazione ha infatti considerato “raccolta di scommesse clandestine” la procedura di facilitazione delle scommesse attuata dal centro di trasmissione di Teramo. Nella sentenza si legge infatti che la norma penale: «considera illecita, se non autorizzata, “qualsiasi” attività organizzata che “comunque favorisca” sia le attività di accettazione sia quelle di raccolta di scommesse, non vi è dubbio che coloro che, sul territorio gestiscono i punti di commercializzazione debbono dotarsi di autorizzazione di pubblica sicurezza». lp/AGIMEG