Calcioscommesse, Platini: Chiedo aiuto per combattere le combine dal 2007, oggi finalmente vengo ascoltato

“Le partite truccate non sono una fantasia. Sono una realtà, triste e seria”. Lo ha detto il presidente della Uefa Michel Platini alla riunione inaugurale del gruppo di lavoro della Uefa sul calcio-scommesse che si è tenuta a Nyon il 29 aprile. “Dalla mia elezione nel 2007, non ho mai smesso di chiedere aiuto per contrastare questo fenomeno, ma per molto tempo, ho creduto di urlare nel deserto. Oggi, finalmente, ho l’impressione di essere sentito e forse persino ascoltato. Le autorità calcistiche non possiedono gli strumenti per contrastare  le combine sportive, e la Uefa e le federazioni affiliate se ne sono rese conto. Stiamo facendo il massimo, ma i nostri poteri sono limitati: non siamo né giudici, né ufficiali di polizia”. All’incontro hanno partecipato anche il procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto di Martino, e il procuratore federale della Federcalcio, Stefano Palazzi. “Le sfide sono tante. Il fenomeno del match-fixing è complesso perché non ha uno schema rigido” ha detto il pm cremonese. “Sono tante situazioni articolate che bisogna combattere, e con iniziative di questo genere si cerca di trovare un filo comune, soprattutto nell’ambito di questa collaborazione, tra autorità giudiziarie e la Uefa”. Nel corso dell’incontro è stato anche illustrato il sistema creato per  individuare le scommesse illegali. Ogni anno monitora oltre 30mila partite tra competizioni Uefa e competizioni nazionali alla ricerca di scommesse illecite. E’ stata creata inoltre una rete di funzionari per l’integrità in ciascuna federazione, che avranno il compito di agevolare la cooperazione tra le autorità calcistiche e forze dell’ordine statali. lp/AGIMEG