Calcioscommesse, anche la Salernitana nell’inchiesta. Spuntano i “pizzini”

L’inchiesta della procura di Catanzaro non si è esaurita con i 50 fermi disposti dalla Dda per il calcioscommesse. Ci sarebbero almeno altre cinque partite che sarebbero state combinate e su cui gli inquirenti calabresi che hanno concluso ieri la prima fase dell’inchiesta sulle combine nel mondo del calcio stanno indagando. Gare che riguarderebbero almeno 3 squadre, tra cui la Salernitana, promossa direttamente in Serie B dopo aver vinto il girone C di Lega Pro. Delle partite su cui si starebbe concentrando l’attenzione degli investigatori della squadra mobile di Catanzaro e del Servizio centrale operativo, di Lega Pro, avrebbero parlato in diverse telefonate alcuni degli indagati e degli arrestati nell’operazione di ieri. Discorsi nei quali, si apprende da fonti qualificate, i personaggi coinvolti nell’inchiesta affermerebbero di aver avuto notizie da soggetti terzi sulla possibilità di scommettere su quelle partite perché combinate. Si tratterebbe di almeno una decina di soggetti, tra cui altri calciatori e dirigenti sportivi. Oltre alla Salernitana, anche il Benevento e l’Ascoli: la prima è inserita nello stesso girone della Salernitana; la seconda, invece, milita nel girone B, sempre di Lega Pro. Entrambe hanno disputato i play off per accedere in Serie B e sono state sconfitte. Intanto – secondo la Gazzetta dello Sport – spuntano anche dei “pizzini” con quote, nomi di squadre e modalità di giocate, che sono stati trovati dalla polizia nel corso delle perquisizioni effettuate contestualmente all’esecuzione dei 50 fermi disposti dalla Dda di Catanzaro per il calcioscommesse. In uno, ad accompagnare la giocata da fare, c’è scritto: “Se ci beccano ci arrestano”. I pizzini, secondo quanto appreso da fonti qualificate, sarebbero stati utilizzati da alcuni indagati anche per comunicare le modalità di gioco delle scommesse al fine di evitare di concentrare somme troppe elevate sulle singole partite, così da evitare l’abbassamento della quota o di destare sospetti. lp/AGIMEG