Betting Exchange, “certificato” il flop in Italia. Liquidità internazionale nel dimenticatoio

“Tra le priorità non ci sono certamente interventi sul betting exchange, anche perchè praticamente la stragrande maggioranza delle aziende italiane ha dimostrato scarsissimo interesse per questo tipo di mercato, puntando invece su altri segmenti ed in particolare le slot prima di tutto ma anche scommesse ed ippica”. Questo è quanto dichiarato da fonti istituzionali ad Agimeg. Il mercato del betting exchange, partito  un anno fa, non è mai riuscito a decollare soprattutto per la mancanza di liquidità internazionale, tema che appare ormai finito nel dimenticatoio. I dati di raccolta molto bassi hanno fatto si che i grandi operatori abbiano da tempo deciso di non occuparsi del betting exchange.. Il “totale degli importi degli abbinamenti” è stato nei primi due mesi di quest’anno di poco superiore agli 83 milioni. Si tratta di un valore da valutare in maniera corretta. Ad esempio, avendo scommesso un euro sulla vittoria della Roma ed essendo la stessa bancata a 2, nel totale degli importi degli abbinamenti finiranno 3 euro, cioè l’euro scommesso ed i due pagati per la potenziale vincita. Quindi la raccolta reale è notevolmente inferiore. A questo punto c’è da chiedersi quale e se avrà ancora un futuro il sistema delle scommesse tra gli utenti in Italia. es/AGIMEG