Balotelli rigorista perfetto? Lo sono anche De Rossi e Cassano secondo la formula di Stephen Hawking per vincere i Mondiali del Brasile 2014

Dopo aver trascorso la vita a scoprire i segreti più reconditi del cosmo, la più grande mente scientifica della Gran Bretagna, Stephen Hawking, ha rivolto la sua attenzione ad un enigma ancora più ardito: quali sono le condizioni ideali affinché l’Inghilterra possa vincere il prossimo Mondiale? Risale al 1966 l’unica, e controversa, conquista del massimo trofeo calcistico da parte della nazionale Inglese; nazionale che, in Brasile, sarà proprio la prima avversaria degli Azzurri nel girone di qualificazione. La memoria calcistica ci rimanda subito all’ultima sfida tra le due compagini: quarti di finale degli Europei di Calcio 2012. L’Italia ne esce vittoriosa ai calci di rigore – cucchiaio di Pirlo e successivi errori di Cole e Young con gol decisivo di Diamanti. Sarà questo ricordo più recente ad aver spinto Paddy Power ad ingaggiare il noto scienziato, Professor Stephen Hawking, con un obiettivo ambizioso: curare uno studio scientifico finalizzato ad individuare ed analizzare le condizioni ideali per ottenere il successo nella prossima Coppa del Mondo. Inoltre, parte interessante per noi italiani, Hawking ha anche tracciato l’identikit del rigore perfetto.

Lo studio sull’Inghilterra

Il genio della matematica e della fisica ha così analizzato i fattori chiave che hanno influenzato le performance dell’Inghilterra nelle 45 gare di Coppa del Mondo disputate a partire dal 1966. Il modello scientifico risultante è la seguente formula:

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Tra le variabili analizzate dal professor Hawking ed il suo team di esperti, quelle che hanno avuto un’incidenza sulla probabilità dell’Inghilterra di vincere una partita sono: la temperatura dello stadio in cui si giocava, l’altitudine, la nazionalità del direttore di gara, il colore della maglia della squadra e il modulo con cui è scesa in campo.

Vediamo nello specifico le singole variabile:

 

  • Temperatura: i climi temperati sono i migliori. Un aumento della temperatura di 5⁰C si prevede che possa ridurre le probabilità di vincita dell’Inghilterra del 59%
  • Altitudine: l’Inghilterra ha il doppio delle probabilità di vincita quando si gioca sotto 500 metri sul livello del mare
  • Distanza dalla madre patria: per l’Inghilterra c’è il 22% in più di probabilità di vincere quando si viaggia a corto raggio. Le differenze culturali e jet lag sono elementi sfavorevoli
  • Formazione: il modulo 4-3-3 ha un tasso di successo pari al 58% rispetto al 48% di quando si gioca con il 4-4-2
  • Colore della maglia: indossare rosso. Il tasso di successo dell’Inghilterra è stato superiore del 20% quando hanno inossato una maglia colorata. Il rosso rende le squadre più sicure di se stesse e li può portare ad essere percepiti come più aggressive e dominanti
  • Nazionalità dell’arbitro: gli arbitri europei danno all’Inghilterra le migliori possibilità di successo. Il 63% di partite si vincono con un arbitro europeo rispetto al 38% quando l’arbitro è di diversa provenienza.

 

 

Lo studio sulla lotteria dei rigori

Un’analisi accurata di 204 partite terminate ai calci di rigore ha permesso all’emerito Professor Hawking di tracciare le condizioni ottimali per uscire vincitori dalla circostanza più drammatica che il calcio possa offrire: la sfida dagli undici metri. Per chi ancora serbasse dei dubbi sull’affidabilità della ricerca, ecco un assaggio delle “coordinate” di questo studio: ruolo, colore dei capelli, età, direzione desiderata, lunghezza della rincorsa, piede con cui si calcia e posizione del piede, movimento del portiere.

 

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Il risultato della ricerca mostra come la direzione orizzontale in cui la palla viene lanciata abbia l’impatto maggiore. Ad esempio, calciare a sinistra dovrebbe aumentare le probabilità di segnare approssimativamente di 3 volte, paragonato ad un tentativo centrale. Va considerato che questo dipende anche dall’abilità del calciatore di direzionare la palla lontano dal centro. Il modello suggerisce che i giocatori con capelli chiari, o pelati, abbiano maggiore probabilità di segnare rispetto ai colleghi. Una rincorsa breve penalizza di molto la probabilità (circa il 41% in meno rispetto ad una rincorsa medio-lunga). Tentare di calciare alto migliora la probabilità, e ancor più se il calcio avviene con il lato del piede piuttosto che col collo.

Si evince quindi, anche in virtù del pessimo record Azzurro (3 sconfitte su 4 dagli 11 metri), che il C.T. Cesare Prandelli dovrebbe raccogliere l’assist offertogli dalla scienza (per lo più servito su un piatto d’argento dai suoi prossimi diretti avversari) e far calciare Bonucci, Chiellini, De Rossi, Cassano e Abate (oltre naturalmente al cecchino Balotelli, peraltro pelato), chiedendo loro di prendere una rincorsa lunga e calciare con l’interno del piede verso i due pali, con una leggera preferenza per quello sinistro. Sarà il caso di sfruttare questi giorni di ritiro per applicare da subito la formula del Professor Hawking. lp/AGIMEG