Avv. Matera: “Sentenza CdS che conferma la revoca della licenza raccolta scommesse per parentela a soggetti sottoposti a procedimenti penali è una violazione dei diritti dell’uomo”

Oggi, il Consiglio di Stato, ha pubblicato una sentenza in cui confermava la legittimità dell’atto di revoca della licenza di raccolta scommesse a causa della parentela della titolare con un soggetto sottoposto a procedimenti penali. L’avvocato difensore, Vincenzo Matera, ha così espresso la poca coerenza della sentenza rispetto a quelle emesse in precedenza: “Intendo chiarire che la ricorrente, da me difesa, non ha mai subito procedimenti penali ma ha la “colpa”, secondo la Questura, di essere parente di un soggetto sottoposto a indagini in un procedimento penale. In altre occasioni il Consiglio di Stato aveva evidenziato che la parentela con soggetti sottoposti a procedimento penale non era una giustificazione sufficiente a negare o revocare una licenza di pubblica sicurezza. Una sentenza che viola palesemente i principi dell’art. 11 del Tulps e palesemente anche la Carta Costituzionale. Il soggetto titolare  della licenza, imprenditore da diversi anni, è infatti un soggetto dalla morale irreprensibile. Tutto questo non è stato considerato dal Consiglio di Stato. Una palese violazione quindi dei diritti dell’uomo, del cittadino e dell’imprenditore con un evidente abuso di potere”. ac/AGIMEG