Australia, scandalo partite truccate senza precedenti: 10 giocatori arrestati, racket internazionale per 1,4 milioni di euro in vincite

Il fenomeno del calcioscommesse sbarca anche in Australia. Dieci uomini sono stati arrestati in uno scandalo di partite truccate senza precedenti nel paese. Fra questi alcuni calciatori britannici che durante la stagione off giocavano in una squadra di seconda divisione, la Southern Stars, e un cittadino malaysiano che si occupava dei contatti con i giocatori. Le accuse riguardano un racket internazionale che ha fruttato circa 1,4 milioni di euro in vincite, principalmente tramite agenzie asiatiche di scommesse. Gli arresti fanno seguito a indagini della polizia locale, allertata dalla Federcalcio australiana che a sua volta aveva ricevuto statistiche da Sportradar, da cui emergevano un interesse inconsueto dall’estero nella poco conosciuta Southern Stars e risultati altrettanto inconsueti. Si tratta di un reato passibile del carcere fino a 10 anni. Inoltre la Federcalcio, secondo il suo codice di condotta, può infliggere sanzioni fino alla sospensione a vita su scala mondiale. I giocatori accusati avrebbero truccato tutte le partite giocate in questa stagione, seguendo gli ordini del racket di perdere, pareggiare o vincere, di concedere gol o commetter punizioni durante certi periodi della partita. Secondo un’indagine giornalistica del quotidiano The Age di Melbourne, la mente della Calciopoli agli antipodi sarebbe il “numero uno al mondo” del racket delle scommesse, il cittadino di Singapore Wilson Raj Perumal, attualmente sotto protezione della polizia ungherese come suo collaboratore nei casi locali di partite combinate. Perumal avrebbe infatti reclutato i calciatori britannici per giocare gratis nella seconda divisione australiana, da dove potevano più facilmente manipolare i risultati in partite che attraevano sostanziali scommesse in Asia.