ADM, nel 2020 in Toscana, Sardegna e Umbria eseguiti 3.300 controlli nel settore del gioco. Tasso irregolarità apparecchi da intrattenimento del 7,3%

I funzionari ADM della DT VI Toscana, Sardegna e Umbria, nonostante la pandemia e le conseguenti limitazioni nel settore dei Giochi e Tabacchi, hanno continuato a garantire nel corso del 2020 la tutela del gioco legale e responsabile, nonché degli interessi erariali. Nello specifico sono stati eseguiti oltre 3.300 controlli e in particolare su: 758 rivendite di tabacchi su 6.325 censite nelle tre Regioni (Toscana: 366 su 3.987; Sardegna: 227 su 1.478; Umbria: 165 su 860); 1.122 esercizi di raccolta scommesse e/o dotati di apparecchi da divertimento e intrattenimento, con un tasso di irregolarità riferito ai soli apparecchi da divertimento/intrattenimento del 7,34% in Toscana (30 irregolarità su 410 esercizi controllati), del 46,25% in Sardegna (240 su 518) e del 38,14% in Umbria (74 su 194), con particolare riguardo agli apparecchi non conformi privi di collegamento alla rete telematica dell’Agenzia Dogane e Monopoli e dei titoli autorizzatori; 455 ricevitorie del Lotto con il riscontro del 6,40% di irregolarità in Toscana (11 irregolarità su 172 ricevitorie), del 26,58% in Sardegna (42 su 158) e dell’11,35% in Umbria (16 su 125); 648 distributori automatici di tabacchi su 2.703 censiti con un indice di presidio interregionale del 23,97%, al fine di verificare il divieto di vendita dei tabacchi ai minori (Toscana: 357 verifiche su 1.597 distributori censiti; Sardegna: 181 su 762; Umbria: 110 su 344). Le verifiche effettuate negli esercizi Bingo, Lotterie ed Enalotto non hanno registrato irregolarità.
Attraverso un sistema di controllo da remoto, che consente di tracciare le operazioni svolte da ogni apparecchio da divertimento, sono state effettuate verifiche tecniche che hanno permesso di rilevare la connessione degli stessi alla rete telematica durante il periodo di chiusura dell’attività di gioco, stabilita con DPCM, che ha permesso di effettuare le conseguenti segnalazioni alle competenti Prefetture per comminare le relative sanzioni. cr/AGIMEG