Tuci (Imprenditori Ippici): “Galoppo Italiano a rischio espulsione dal circuito europeo: le istituzioni intervengano”

“Sulla faccenda dei pagamenti del 2012 è buio totale, per le scuderie italiane e, ancor peggio, per quelle estere.” A dichiararlo Enrico Tuci degli Imprenditori Ippici Italiani.
“Mancano pochi giorni – ha spiegato Tuci – al termine del 31 marzo che decreterà l’espulsione del Galoppo Italiano dal circuito europeo se non si pagheranno quei maledetti premi. La misera burocrazia italiana ministeriale si meriterebbe punizioni ben più dolorose, il problema è che chi pagherà, come al solito, saranno i Cittadini, le Aziende ed i nostri Cavalli. Abbiamo chiesto una interrogazione parlamentare e stiamo supplicando i Ministri, appena insediati, di intervenire formalmente e concretamente su questa insostenibile “figuraccia internazionale”. Voglio spiegare bene la questione, anche a quelli del Trotto, perché ci fa capire che l’Ippica, nel mondo, è una cosa seria e non una buffonata come è stata fatta diventare in Italia:
“Il Comitato Europeo Pattern  è un organismo composto dai rappresentanti dei paesi ippicamente più evoluti che ogni anno stabilisce il calendario delle corse di Gruppo Europee. Questo calendario viene di anno in anno modificato dal Comitato, tenendo conto delle richieste dei vari paesi partecipanti, seguendo pedissequamente delle regole secondo le quali vengono promosse o declassate le corse di Gruppo, da Gruppo 1 a Gruppo 2, o da Gruppo 2 a Gruppo 3 e viceversa.
Queste regole stabiliscono che una corsa di Gruppo 1, per continuare ad essere tale, deve avere una media  dei rating  (valore dei cavalli) che si sono piazzati 1°, 2° e 3° negli ultimi tre anni  di almeno 110 di Rating. Per fare un esempio, se una corsa negli ultimi 3 anni non raggiunge i valori richiesti viene declassata cosi come se un Gruppo 2 o 3  supera il rating potrà essere promosso. Su queste valutazioni si basa la selezione ed il valore dei cavalli, evidentemente il valore di una femmina che andrà in razza sarà rappresentato dalle corse che è riuscita a vincere tanto più se queste corse sono ”Corse di Gruppo” formalmente riconosciute dal Comitato Europeo Pattern. Il valore internazionale della vendita di un cavallo è rappresentato dalle “Corse di Gruppo” che questo è riuscito a vincere, per cui è evidente che se il Comitato, per motivi esclusivamente disciplinari, non riconoscesse più il valore di “Corse di Gruppo” alle corse italiane il sistema ci taglierebbe completamente fuori, le nostre corse non varrebbero più nulla in termine di valore tecnico e di conseguenza non varrebbero più nulla i nostri Cavalli. Ricordiamo che nel Galoppo, nonostante la crisi, nel 2013 sono stati venduti all’estero Cavalli per molti milioni di euro che hanno permesso a tante Scuderie di sopravvivere a questo terribile momento. Insomma se non verrà pagato entro Marzo quanto dovuto ed il Comitato manterrà la cancellazione delle corse italiane dalle Pattern, sarà la fine irreversibile del Galoppo Italiano”. “Evidentemente – ha concluso Tuci – non sono bastati 15 mesi per pagare circa un milione e mezzo di Euro a poche decine di nominativi, evidentemente i decreti contano di più del prestigio internazionale e del sacro principio della reciprocità”.