Ippica, Imprenditori Italiani: Se premi arretrati non vengono pagati entro il 31 marzo, il Galoppo Italiano verrà espulso dal circuito europeo

Mancano pochi giorni al termine del 31 marzo che decreterà l’espulsione del Galoppo Italiano dal circuito europeo se non si pagheranno i premi del 2012. E’ l’allarme che lanciano gli Imprenditori Ippici del Trotto e del Galoppo in una nota in cui spiegano che il Comitato Europeo Pattern, se i non verranno pagati gli arretrati “manterrà la cancellazione delle corse italiane dalle Pattern, sarà la fine irreversibile del Galoppo Italiano”. IL Comitato, infatti, “ogni anno stabilisce il calendario delle corse di Gruppo Europee. Questo calendario viene di anno in anno modificato dal Comitato, tenendo conto delle richieste dei vari paesi partecipanti, seguendo pedissequamente delle regole secondo le quali vengono promosse o declassate le corse di Gruppo, da Gruppo 1 a Gruppo 2, o da Gruppo 2 a Gruppo 3 e viceversa.

Queste regole stabiliscono che una corsa di Gruppo 1, per continuare ad essere tale, deve avere una media  dei rating  (valore dei cavalli) che si sono piazzati 1°, 2° e 3° negli ultimi tre anni  di almeno 110. Se una corsa negli ultimi 3 anni non raggiunge i valori richiesti viene declassata, viceversa se un Gruppo 2 o 3  supera il rating potrà essere promosso. Su queste valutazioni si basa la selezione e il valore dei cavalli, evidentemente il valore di una femmina che andrà in razza sarà rappresentato dalle corse che è riuscita a vincere tanto più se queste corse sono “Corse di Gruppo” formalmente riconosciute dal Comitato Europeo Pattern. Il valore internazionale della vendita di un cavallo è rappresentato dalle “Corse di Gruppo” che questo è riuscito a vincere,
per cui è evidente che se il Comitato, per motivi esclusivamente disciplinari, non riconoscesse più il valore di “Corse di Gruppo” alle corse italiane il sistema ci taglierebbe completamente fuori, le nostre corse non varrebbero più nulla in termine di valore tecnico e di conseguenza non varrebbero più nulla i nostri Cavalli. Ricordiamo che nel Galoppo, nonostante la crisi, nel 2013 sono stati venduti all’estero Cavalli per molti milioni di euro che hanno permesso a tante Scuderie di sopravvivere a questo terribile momento”. lp/AGIMEG