No ad una regolarizzazione a “prezzi modici” e maggiore trasparenza sull’effettiva volontà di entrare nel sistema italiano legale dalla porta principale. Questa in sintesi dovrebbe essere la posizione dell’Amministrazione nei confronti della società Phoenix titolare del marchio di B2875, posizione che, secondo quanto appreso da Agimeg da fonti istituzionali, potrebbe trovare sbocco in un documento che l’ADM dovrebbe inviare alla società nei prossimi giorni. La Phoenix aveva presentato un’istanza per sanare circa 700 punti ma, con la seconda Sanatoria prevista nell’ultima Legge di Stabilità, ne ha regolarizzati solo 50 (alcuni rumors sollevano dubbi anche sul completamento di questo processo “ridotto”). Ricordiamo che la senatrice del PD Maria Spilabotte nel febbraio scorso aveva presentato un ordine del giorno al decreto “Milleproroghe”. L’ordine in oggetto chiedeva al Governo: “l’opportunità, per quegli operatori che abbiano aderito alla sanatoria in maniera rilevante ovvero che abbiano presentato un’istanza di regolarizzazione di almeno 700 centri di una proroga per il perfezionamento delle adesioni delle istanze già presentate, di almeno 60 giorni dalla data prevista dalla normativa (31 gennaio 2016), considerato l’esiguo lasso temporale concesso dal legislatore oggettivamente non sufficiente e di modificare il ‘fee’, con l’esborso per ogni centro sanato della somma di euro 3000 (tremila/00 euro) quale adeguamento proporzionale al ridotto tempo di esercizio (4 mesi) maggiorato del 20%, conformemente alla relazione tecnica dei Monopoli”. Insomma si puntava a regolarizzare i punti con una cifra nettamente inferiore alle precedenti che prevedevano un impegno minimo di 10.000 euro. Già all’epoca molti osservatori avevano puntato il dito contro B2875, che sarebbe stato l’operatore a trarre più vantaggio da questa possibile riapertura della Sanatoria. Il documento preparato dall’ADM non solo conterrebbe uno stop alla richiesta di regolarizzazione successiva alla Sanatoria, ma verrebbe chiesto alla Phoenix di chiarire in maniera netta la sua posizione verso i 700 punti non sanati e dai quali dovrebbero prendere le distanze per poter continuare ad operare nel sistema legale. es/AGIMEG