Scommesse, Stanley: il Tribunale di Frosinone ha riassunto la causa Laezza proveniente dalla Cge. Whittaker: “Le vittorie della rete parallela non andrebbero enfatizzate”

“Le dichiarazioni ad Agimeg dell’Avvocato Feriozzi e dell’Avvocato Scarano, in merito a dissequestri di, rispettivamente, un CTD SKS365 e un CTD Bet1128 in applicazione della sentenza Laezza della Corte di Giustizia meritano delle precisazioni – riporta una nota di Stanleybet -. Per l’Avvocato Scarano, in particolare, il Tribunale di Frosinone avrebbe “per la prima volta” applicato la sentenza Laezza. La Stanley intende precisare che, almeno altri 30 tribunali italiani, hanno già applicato la sentenza Laezza, compreso il Tribunale di Frosinone, che l’ha già applicata varie volte a CTD Stanley immediatamente dopo la decisione della Corte di Giustizia. Quindi non 30, tutti casi Stanley, ma a questo punto 32 casi positivi per i CTD italiani, dopo la sentenza Laezza. “Le vittorie della rete parallela andrebbero sminuite, non enfatizzate,” ha dichiarato John Whittaker, CEO Stanleybet. Non è vero dunque che il Tribunale di Frosinone non ha ancora riassunto la sua causa Laezza, da cui era nato il rinvio alla Corte di Giustizia. Lo ha fatto eccome! Immediatamente dopo la decisione della Corte di Giustizia, alla difesa del CTD Stanley è pervenuta la fissazione dell’udienza di riesame per la prosecuzione del procedimento sospeso in attesa della decisione della Corte Europea. E il Tribunale del Riesame di Frosinone ha deciso in favore di Stanley. E’ per questo poi che ha successivamente deciso positivamente per altri CTD Stanley e, ora, anche per un CTD SKS365 e un CTD Bet1128. All’avvocato Scarano, del cui valore certo non dubitiamo, e alla compagnia Bet1128, vanno i complimenti e gli auguri da parte di Stanley. Completamente incomprensibile la posizione di SKS365 che reclama discriminazioni ma ha aderito alla sanatoria. La Stanley però, come ora si capisce, era rimasta in totale e consapevole silenzio sulle sue 30 vittorie, mentre il vecchio sistema concessorio si avvia alla sua conclusione dopo che anche la gara Monti viene dichiarata non conforme al diritto dell’unione. Ma perché la Stanley aveva scelto la via del silenzio? Perché è costretta a sentirsi, come è sempre stata, una azienda guida e quindi ad assumersi oggi una grande responsabilità: in un momento in cui il regolatore, gli altri Concessionari e la Stanley stessa cercano faticosamente di costruire un nuovo sistema concessorio conclude la nota – privo di profili di illegittimità, la Stanley auspica che in futuro le vittorie della rete parallela vengano sminuite, e non enfatizzate”.lp/AGIMEG