La Corte di Giustizia – nel caso Politanò BetUniq – rileva che il requisito dellaa doppia referenza bancaria previsto dal bando Monti, in una materia delicata come l’azzardo, appare a prima vista appropriato e non eccessivo, tenendo conto delle ragioni imperative di ordine pubblico, dall’interesse nazionale e da altri diritti fondamentali. Sarà tuttavia compito del giudice nazionale verificare, nel concreto, se le misure previste dallo Stato siano proporzionate o meno rispetto al perseguimento di questi obiettivi. La Corte nella sentenza emessa oggi ha ricordato che, in astratto, misure come quelle contestate possono essere considerate suscettibili di violare la libertà di stabilimento. Anche un principio cardine di tale portata ammette, però, deroghe e restrizioni giustificate da possibili ragioni imperative di ordine pubblico, dall’interesse nazionale e da altri diritti fondamentali. Appare, per esempio, legittimo per gli Stati membri prevedere delle legislazioni più restrittive in materie particolarmente delicate come quella del gioco d’azzardo al fine di precludere il settore all’azione della criminalità. Naturalmente, la deroga dovrà sempre rispettare il canone della proporzionalità. rg/AGIMEG