Scommesse, Cassazione respinge ricorso contro sequestro sala: “Attività di raccolta illecita per assenza 88 Tulps. Ininfluente il fatto che la titolare abbia sanato un altro suo punto gioco”

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro il sequestro preventivo emesso dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Patti, in provincia di Messina e ha indagato la titolare in ordine al reato di cui all’art. 4 legge n. 401 del 1989, in quanto la stessa svolgeva attività abusiva di raccolta scommesse, in difetto dell’autorizzazione ex art. 88 Tulps, in favore di una società straniera esercente l’attività di bookmaker. Per la suprema Corte il fatto che la stessa titolare avesse presentato sanatoria per un altro punto è ininfluente. Per la Corte è “sussistente il fumus del reato e il pericum in mora, posta la libera disponibilità dell’immobile all’interno del quale era posta in essere l’attività illecita e i mezzi utilizzati per lo svolgimento della predetta attività illecita, a nulla rilevando che la ricorrente avesse aderito alla c.d sanatoria con l’adesione alla procedura di regolarizzazione riferita ad altro luogo”. lp/AGIMEG