“Al momento sappiamo solo che la Cassazione ha annullato il sequestro di 33 centri collegati a StanleyBet, e che la stessa Procura generale ha riconosciuto che il bookmaker anglo-maltese aveva subito delle discriminazioni con la gara Monti. Ma per conoscere le ragioni che hanno spinto la Cassazione a dissequestrare i centri occorre aspettare che vengano depositate le motivazioni”. E’ quanto spiega ad Agimeg Daniela Agnello, legale di Stanley, sui sequestri annullati con rinvio ieri dalla Suprema Corte. “Per il deposito a mio avviso occorrerà non attendere più di due settimane” aggiunge ancora Agnello. E sulle tre perizie che il bookmaker anglo maltese ha depositato per sostenere la propria posizione: “La Corte di Giustizia Europea, con la sentenza Laezza ha incaricato i giudici italiani di verificare se il danno che subirebbe un concessionario con la cessione gratuita della rete sia proporzionato rispetto agli obiettivi perseguiti con quella clausola. Le perizie dimostrano che il danno è certissimo, e che un imprenditore avveduto non avrebbe mai effettuato quell’investimento sulla base di quella clausola. Tra beni materiali e immateriali è stato quantificato in almeno 31mila euro, su tre anni. Ma del resto, anche il Legislatore quando ha abrogato quella norma ha ammesso che rappresentava una discriminazione per gli operatori esteri”. gr/AGIMEG