Viviana Beccalossi (assessore Reg. Lombardia): “Necessari più controlli nelle sale slot e possibilità di consulenze di psicologi”

L’Assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia Viviana Beccalossi ha commentato i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Milano riguardo alla forte crescita registrata nel settore del gioco. La prima cosa che chiede come rappresentante della regione Lombardia sono regole ferree per bloccare l’accesso alle slot machine da parte dei minorenni, visto il forte aumento registrato nella regione e, inoltre, la possibilità che nelle sale possano accedere anche degli psicologi delle Asl per dare supporto a tutte quelle persone che rischiano di far diventare il gioco non più un divertimento ma una malattia. A coloro che sono nella sale gli psicologi potranno anche sottoporre un questionario per studiare più a fondo le dinamiche del caso. Inoltre, la giunta lombarda ha in serbo delle novità come ad esempio l’obbligo da parte del gestore di fare esibire a chiunque entri nel locale il proprio documento d’identità per attestarne la maggiore età, prima di permettergli di giocare.

“Questi dati – ha dichiarato ancora Viviana Beccalossi – come avevo segnalato mesi fa scrivendo al premier Renzi, purtroppo senza ricevere risposta. La Lombardia sta facendo la sua parte, tra l’altro rinunciando al proprio gettito Irap con gli incentivi a chi rinuncerà a nuove installazioni, ma è al Governo che tocca la spallata decisiva”. “Lo ribadirò ancora al presidente del Consiglio – ha proseguito l’Assessore – scrivendogli nuovamente per ricordare che un Paese civile non può continuare a speculare sulle disgrazie economiche e la disperazione della gente vendendo l’illusione di cambiare vita con il gioco d’azzardo”. “Non basta infatti – ha concluso la Beccalosssi – farsi ingolosire dagli otto miliardi di gettito fiscale assicurato dal gioco se poile conseguenze sociali ed economiche della ludopatia sono di fatto lasciate sulle spalle di Comuni e Regioni, a cui peraltro si continuano a tagliare le risorse”. mdc/AGIMEG