USA. Il fiscal cliff ‘grazia’ gli scommettitori

L’agognato accordo sul famigerato fiscal cliff, il baratro fiscale verso il quale l’economia degli Stati Uniti era lanciata a tutta velocità, è stato trovato in extremis solo da pochi giorni e gli scommettitori statunitensi possono tirare un sospiro di sollievo. Il Congresso ha infatti deciso di non includere tra le norme varie proposte che limitavano la possibilità di dedurre le perdite al gioco. Il fisco statunitense permette infatti di dedurre le scommesse e le spese per i giochi fino al raggiungimento di una cifra pari alle vincite conseguite nel corso dell’anno. Una disposizione che i giocatori giudicano già penalizzante.

Ma nel corso dell’esame delle misure fiscali alcuni senatori hanno proposto di ridurre l’ammontare massimo delle somme deducibili. C’è chi ha proposto una cifra massima di 50.000 dollari e chi ha proposto una percentuale non superiore al 28%.

Una associazione che riunisce gli imprenditori del comparto dell’ippica ha sapere di aver esercitato forti pressioni sul Congresso per evitare che si approvassero queste proposte. Il provvedimento votato in questi giorni esclude in maniera esplicita le perdite al gioco dalle spese che non si potranno più dedurre. mm/AGIMEG