Turchia, venerdì scade il termine per la privatizzazione della lotteria nazionale. Possibile la partecipazione di Gtech

Turchia, scadrà alle 16 del 25 aprile – venerdì prossimo – il termine per presentare le offerte preliminari per la privatizzazione della lotteria nazionale Milli Piyango. Entro il 20 maggio dovranno essere presentate le offerte definitive. Il vincitore si aggiudicherà una licenza di dieci anni per offrire in via esclusiva i giochi della lotteria sia attraverso la rete a terra, sia attraverso i canali digitali. Il termine originario scadeva il 13 febbraio scorso. Nel 2012 Milli Piyango ha registrato una raccolta di oltre 2,2 miliardi di lire turche (oltre 710 milioni di euro, al cambio attuale), dato in crescita del 10%, e profitti lordi per 558 milioni di lire turche (180 milioni di euro), + 13,8%. I giochi numerici hanno rappresentato il 67% del mercato, le lotterie tradizionali il 25%, quelle istantanee l’8%. Secondo l’ente per le privatizzazioni turco, la lotteria ha un grosso potenziale di crescita dal momento che nel 2012 controllava il 20% del mercato dei giochi. Tuttavia la quota nel 2010 era del 23%. La privatizzazione per la lotteria ha avuto comunque un iter travagliato. Già nel 2009 il Governo turco aveva tentato di vendere Milli Piyango, ma le parti interessate (OPAP e Turkcell) non erano d’accordo sulla valutazione proposta dal bando di gara.  Una seconda gara, a novembre scorso è andata deserta. Il governo di Ankara punta ad incassare dalla privatizzazione circa 2 miliardi di dollari nell’arco dei dieci anni. Tra i possibili partecipanti Camelot e Gtech. In particolare, l’Ad della compagnia italiana Marco Sala, presentando i risultati del 2013, aveva definito la  gara “Piuttosto interessante. Stiamo valutando se presentare un’offerta, prenderemo una decisione a aprile”. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate da IlSole24Ore a inizio mese, poi, Gtech era prossima a siglare accordi con alcune banche, tra cui Bnp Paribas e Société Générale. lp/AGIMEG