Online, la Norvegia apre il dibattito sulle licenze. Mercato vale 10 miliardi di corone, tra operatori legali e non

Norvegia, il mercato online – tra operatori legali e non – vale 9,6 miliardi di corone (circa 1,1 miliardi di euro), e assicura profitti per  700 milioni di corone (79,5 milioni di euro), il 162% in più del 2005, grazie alla crescita di scommesse online e casinò. E’ quanto emerge da una ricerca commissionata dal governo norvegese per valutare l’impatto di possibili interventi normativi. Nella ricerca si valutano infatti tre ipotesi: la prosecuzione dell’attuale sistema, in cui i giochi sono affidati in monopolio; l’adozione di un sistema di licenze per scommesse e giochi da casinò, sulla base del modello danese; e una liberalizzazione più ampia, con le sole scommesse ippiche il bingo gestiti in monopolio. Secondo il report, il secondo scenario produrrebbe una contrazione di 67 milioni di corone l’anno (7,6 milioni di euro) nei trasferimenti alle associazioni sportive e culturali. La contrazione arriverebbe addirittura a  720 milioni l’anno (82 milioni di euro) nella terza ipotesi, visto che la Norsk Tipping perderebbe il monopolio delle lotterie. L’assorbimento degli operatori illegali, tuttavia, consentirebbe un controllo effettivo sulle attività di gioco, e quindi garantirebbe una maggiore tutela degli utenti. Inoltre, nel report si evidenzia la necessità di adottare un regime fiscale più competitivo di quello danese, per rendere il sistema di licenze sostenibile. Per il Ministro della Cultura Thorhild Widvey, al ricerca ha offerto una serie di spunti interessanti per il futuro dibattito, “Chiederemo all’ente regolatore di fornirci ulteriori chiarimenti sui riflessi che l’adozione di un sistema di licenze potrebbe avere sulla criminalità organizzata e sul gioco patologico”. lp/AGIMEG